Regia di Christian Schwochow vedi scheda film
Quando un adulto cerca di descrivere il mondo di chi ha venti, perfino trent'anni meno di lui, finisce spesso per proiettarci sopra le proprie ansie, la propria visione del mondo. Accade anche con questa opera prodotta da Netflix senza lesinare in mezzi e risorse, con una confezione indubbiamente di serie A. Purtroppo non il contenuto ed è un peccato, perché il cast è ben assortito e la protagonista molto brava, seppur praticamente sconosciuta fuori dalla Germania, felice scoperta in Vicino all'orizzonte. Risulta infatti molto datata l'idea che un movimento di ventenni possa mobilitarsi a livello globale per una tematica ormai vecchia per gran parte di loro, come la convivenza interculturale. Sia chiaro, non che molti di essi non lamentino i problemi legati alla devianza, alla marginalità, al senso di insicurezza che a torto o a ragione da sempre si legano alla presenza dello straniero, ma perchè ben altre sono le sfide mondiali che i ragazzi di oggi cinque punto zero sentono come impellenti e che potrebbero motivarli a sfidare anche con la violenza il potere costituito. Una su tutte, il cambiamento climatico. Ma sarebbe stato, senza dubbio, più ardito per la piattaforma statunitense veicolare messaggi pericolosamente emulativi in una tematica sulla quale, per ora, ci si impegna con azioni meramente simboliche e dimostrative, dove le armi sono circoscritte a vernici biodegradabili, collanti naturali e sugo di pomodoro.
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