Regia di Edward Drake vedi scheda film
Film di fantascienza completamente sbirindellato nel quale assolutamente nulla è da salvare, dalla sceneggiatura insensata al ritmo balbuziente, dallo svogliato cast fino alla scarsa immaginazione dimostrata ricreando l'anno 2524 identico all'anno 2021. VOTO: 1
Pochi mesi fa la famiglia di Bruce Willis rese noto in un comunicato stampa che all'attore era stata diagnosticata afasia, la perdita cioè della capacità di esprimersi e comprendere parole scritte o pronunciate a seguito di un danno cerebrale. Sono questioni umanamente tristi e delicate che portano ad evitare commenti impietosi sugli ultimi anni di carriera dell'ex Die Hard John McClane. Per coloro i quali non dovessero bazzicare il mondo dei b-movies -che suppongo saranno la maggioranza dei lettori di FTV-, basti sapere che ai Golden Raspberry Awards, cerimonia che 'premia' il peggio dell'anno, erano arrivati addirittura ad istituire una categoria specifica intitolata «Worst Performance by Bruce Willis», tante erano le porcherie di infima fattura a cui prendeva parte ogni anno. In genere erano mere operazioni di marketing nelle quali il Nostro campeggiava sulla locandina ma appariva poi in scena si e no 10 minuti. “Cosmic Sin” rappresenta in questo senso un po' un'eccezione, nel senso che il suo personaggio ha un minutaggio decisamente generoso. In ogni caso, pur lasciando fuori Bruce Willis, siamo qui di fronte a un film di fantascienza completamente sbirindellato nella peraltro poco originale sceneggiatura. Difficile salvare qualcosa in tanto strazio: dalla già citata assurda sceneggiatura, alla modestia degli effetti speciali, dalle interpretazioni (inclusa quella di Bruce Willis che da a tratti davvero l'impressione di esser capitato per caso sul set e giacché c'era gli hanno fatto sparare qualche frase ad effetto a favore di telecamera) alla fotografia, al ritmo balbuziente, ai dialoghi tanto scemi che sarebbe stato un bene se balbuzienti lo fossero stati davvero. E a dirla tutta, il sospetto di trovarsi di fronte a una cazzata bell'e buona sorge già con le didascalie iniziali, che recitano più o meno quanto segue: «Nell'anno 2031 viene fondata la prima colonia su Marte. Nel 2042 si forma l'Alleanza e la tecnologia di propulsione quantistica consente all'umanità di viaggiare oltre il sistema solare. Nel 2281 le tre colonia cadono sotto il controllo de l'Alleanza. Oggi, anno 2524, la colonia Zafdie cerca di secedere da l'Alleanza». Ma che razza di cronologia riassunta! Sarebbe come scrivere: «Anno 1492 Cristoforo Colombo scopre l'America; Anno 1506 muore Colombo; Anno 1776 indipendenza degli Stati Uniti; Anno 2020 Joe Biden Presidente». Avrebbe senso? Inoltre, decidendo di spostare l'azione avanti di cinque secoli -decisione comunque assolutamente priva di senso- ci sta che bisognerebbe sedersi un momento a tavolino per comprendere come poter rendere tale idea di futuro remoto. Qui invece terra e umani appaiono nel 2524 esattamente come sono nel 2021. Cosa è mancato? Immaginazione, budget o entrambe le cose?
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