Regia di Tom Gormican vedi scheda film
Nicholas Cage è in crisi: si è perso il compleanno di sua figlia, con l'ex moglie le cose vanno malino e per di più si è visto sfuggire una parte per un film importante. A malincuore accetta di compiere l'estremo sacrificio: accetta un milione di dollari per allietare una festa di compleanno. Quando arriva sul posto, però, capisce che si tratta del compleanno di un boss del narcotraffico messicano, e si ritrova dentro a un action... alla Nicholas Cage.
L'idea è interessante e mostra, innanzitutto, una discreta autoironia da parte del 'divo' attorno a cui il film è costruito: Nicholas Cage qui interpreta infatti Nicholas Cage alle prese con i dilemmi quotidiani di un celeberrimo attore hollywoodiano, tra smanie egocentriche e paure di essere dimenticato troppo in fretta. Ma Nicholas Cage è anche una persona, ha un'ex moglie da cui ha avuto una figlia (e qui la fiction si allontana dalla realtà poiché il protagonista ha solamente figli maschi) adolescente che sta crescendo con un padre distante e distratto; tra problematiche private e pubbliche crisi, Cage finisce per essere catapultato in una vicenda che ha tutti gli elementi per essere... un film con protagonista Nicholas Cage. È perciò che la commedia vira nettamente nella seconda parte verso l'action, consegnando al pubblico un prodotto dalle molteplici facce, tutte comunque intrise a fondo di ironia; non del tutto inatteso, poi, il finale metacinematografico (così come va rilevata la mancanza di messaggi o contenuti morali nell'opera). Al netto di qualche eccesso (nella costruzione dei personaggi, caratterizzati sempre in maniera drastica, così come nei dialoghi a effetto), la visione è piacevole e la tensione rimane sufficientemente alta per i quasi 110 minuti di durata. Per Tom Gormican è la seconda regia, a 8 anni di distanza da Quel momento imbarazzante (2014); suo e di Kevin Etten è il copione. Nel cast compaiono inoltre Pedro Pascal, Sharon Horgan, Lily Mo Sheen, Alessandra Mastronardi e, in un ruolo marginale, Neil Patrick Harris. 5/10.
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