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L'isola dei morti viventi

Regia di Bruno Mattei vedi scheda film

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La recensione su L'isola dei morti viventi

di undying
1 stelle

Girato in coppia con Zombi: la creazione. Gli ultimi lavori di Bruno Mattei confermano la deriva artistica dell'autore, negli ultimi tempi costretto a girare in digitale nelle Filippine. Pochi mezzi, nessuna idea e attori locali sono gli elementi che spiccano nel doppio ciclo (sui cannibali e sugli zombi). Film inguardabile e indifendibile.

 

locandina

L'isola dei morti viventi (2007): locandina

 

Una nave guidata da cercatori di tesori (!) finisce - a causa del maltempo - su un'isola misteriosa, assente sulle mappe di navigazione. Ben presto il capitano Kirk (Gaetano Russo), con al seguito il suo equipaggio, scopre una serie di libri scritti in latino e viene assalito da zombi. Sono gli stessi che, oltre quattrocento anni prima, sterminarono dei soldati spagnoli.

 

"I morti tornano in vita per trascinare i vivi all'inferno." (Frase scritta in latino su un libro scoperto da Kirk)

 

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Fuori tempo massimo, Bruno Mattei ha tentato di girare film restando legato alla filosofia del cinema di genere, in voga nel ventennio precedente. Pur non avendo mai raggiunto risultati memorabili a suo tempo, nell'epoca del digitale si impegna (senza mezzi, con location e attori filippini) a dirigire una manciata di film, spesso girati in coppia al prezzo di uno (un paio di cannibalici e altri due sugli zombi). Questo L'isola dei morti viventi è gemello dell'altrettanto brutto Zombi: la creazione. Nonostante ai testi sia presente il valido Antonio Tentori, Mattei riesce a raggiungere livelli a dir poco pessimi, tanto da vedersi affibbiato a giusta ragione il poco gradito appellativo di "Ed Wood italiano". A rendere inguardabile L'isola dei morti viventi sono fondamentalmente proprio gli attori, del tutto improvvisati senza eccezione alcuna (persino gli  zombi recitano da cani). Scenografie, costumi e la totale carenza di budget contribuiscono a fare del film una indifendibile porcata. Si salva la professionale fotografia di Luigi Ciccarese, decisamente sprecata in questo triste contesto. Stando ai titoli di testa, Mattei ha messo mano non solo alla sceneggiatura, ma anche alla colonna sonora, brutta non meno delle riprese. È un peccato che chiuda così la carriera, dato che nella sua lunga filmografia alcuni lavori (soprattutto quelli realizzati in tandem con Massaccessi) avevano saputo raggiungere ben altro risultato.

 

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Curiosità 

In un inutile esercizio citazionistico, Mattei copia pari pari la scena nel cimitero da La notte dei morti viventi ("Stanno venendo a prenderti") e la celebre sequenza con la Karlatos in Zombi 2, quella dell'occhio di una vittima in prossimità di una scheggia, costretto qui a fermarsi prima dell'effetto splatter, forse perché consapevole d'essere impedito ad arrivare anche solo a sfiorare il ben diverso risultato ottenuto da Fulci.

 

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"Gli zombie sono peculiarmente spaventosi, perché pensiamo che potrebbero trasformarci in uno di loro e sono anche figure peculiarmente tragiche, perché vi riconosciamo le persone innocenti che questi mostri una volta erano." (Richard Greene)

 

Trailer

 

F.P. 15/11/2020 - Versione visionata in lingua italiana (durata: 93'27")

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