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La proprietà non è più un furto

Regia di Elio Petri vedi scheda film

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claudio1959

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su La proprietà non è più un furto

di claudio1959
8 stelle

Aplologo politico e surreale. Immensi Tognazzi e Bucci, però anche Daria Nicolodi piace.

Daria Nicolodi

Tenebre (1982): Daria Nicolodi

La proprietà non è più un furto- Italia 1973: la trama- Il ragioniere Total fa il cassiere in una banca ed è allergico al denaro. Dopo aver chiesto un prestito al direttore dell’istituto di credito, che glielo nega e lo umilia, Total si licenzia e sviluppa un’ossessione: perseguitare un ricchissimo macellaio, cliente amato dalla banca, minacciandolo di rubargli proprietà e beni. La recensione: film amarissimo, commedia grottesca, con finissimi toni surreali, in puro stile Elio Petri. Questo film del 1973, si incastona nella filmografia di Petri, tra “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto”, “La classe operaia va in paradiso” ed il criptico e politico “Todo modo”, del 1976. Film ancora fresco e di taglio moderno, molti spunti, li ritroviamo tranquillamente nella nostra società odierna di consumismo esasperato e dove impazza il Dio denaro, l’unico valore per definire il successo, essere o non essere.....ricchi od arricchiti. Ugo Tognazzi nel ruolo de il macellaio recita strascicando una parlata romanesca, in modo impeccabile, però le sorprese del film sono un meraviglioso Flavio Bucci, nel ruolo di Total il cassiere che perseguita il macellaio ed una intrigante , sexy, ancora acerba, ma già brava Daria Nicolodi, nel ruolo di Anita, commessa nel negozio di macelleria di Ugo Tognazzi e sua amante ed oggetto di piacere sessuale. Daria Nicolodi nel 1975 interpretando Gianna, giro’ il suo film più importante “Profondo rosso” del suo futuro compagno di vita e di lavoro Dario Argento. Elio Petri è un regista colto e geniale, però dimenticato, non tutti lo ricordano o lo conoscono, un regista con uno stile secco e conciso, un modo di girare unico e con un grande ritmo, proprio delle produzioni americane. In questo film, Petri privilegia il suo lato politico e surreale, in modo caustico, ci offre un ritratto drammatico di un uomo amorale e cattivo, il mostruoso Ugo Tognazzi. Tutti sono vittime e carnefici in questo film, moralmente non si salva nessuno, l’umanità che viene illustrata e raccontata e’ senza speranza, conta solo prevalere con la prepotenza sugli altri, la violenza regna sovrana, sia materiale che psicologica. Un film sicuramente imperfetto, con molti lati bui, ma memorabile e assolutamente da vedere, analizzare e discuterne, perché opera di Un intelligenza sopraffina, frutto del mestiere, la capacità professionale di Elio Petri un uomo sopra la media, difficile da capire, da amare, ma sicuramente da recuperare attraverso i suoi film, non tutti commerciali, ma da vedere. Voto 8 Interpreti e personaggi Flavio Bucci: Total Ugo Tognazzi: il Macellaio Salvo Randone: il padre di Total Mario Scaccia: Albertone Daria Nicolodi: Anita Ettore Garofolo: Bocio Julien Guiomar: direttore della banca Jacques Herlin: impiegato della banca Gigi Proietti: Paco l'Argentino Gino Milli: Zagané Orazio Orlando: Pirelli Cecilia Polizzi: Mafalda Elena Fabrizi: cliente del macellaio Claudio Mancini: uno dei rapinatori Filippo De Gara: venditore di antifurti

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