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Natale in casa Cupiello

Regia di Edoardo De Angelis vedi scheda film

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La recensione su Natale in casa Cupiello

di massimo45
7 stelle

E’ la trasposizione cinematografica dell’omonima opera teatrale di Edoardo De Filippo realizzata dalla RAI in  composta occasione del 120° anniversario della nascita di De Filippo. Precedenti trasposizioni cinematografiche sono state quelle curate dallo stesso Edoardo nel 1962  e poi nel 1977.   L’opera teatrale originaria è stata portata in scena a Napoli per la prima volta nel 1931, pur essendo stata ambientata in questo film nell’immediato dopoguerra.  Essa è  tra le opere più note di Edoardo De ilippo e la prima della Compagnia del “Teatro Umoristico- I De Filippo” fondata nel 1930 dai tre fratelli Edoardo, Peppino e Titina, che durerà fino al 1942 quando si sciolse in seguito alla storica lite tra Edoardo e Peppino.  In realtà in questa opera teatrale la commedia degenera ben presto in un dramma familiare. Il protagonista, Luca Cupiello,  all’antivigilia di Natale si sta dedicando anima e corpo alla preparazione del suo presepio astraendosi dalla realtà e dal dramma familiare che lo circonda ma con il quale bruscamente dovrà confrontarsi. Il figlio Tommasino è un fannullone ed anche un ladruncolo che non esita a cercare di derubare anche in casa lo zio paterno Pasqualino. La moglie Concetta in quelle ore si trova ad affrontare il dramma della figlia Ninuccia in procinto di abbandonare il marito Nicolino per fuggire con l’amante Vittorio, amico di Tommasino. Luca, ignaro di quello che sta avvenendo intorno a lui, la vigilia di Natale incontrando Vittorio insieme a Tommasino addirittura insiste perché questi si fermi alla cena alla quale partecipano anche Ninuccia ed il marito Nicolino.  La vigilia si svolge in un clima tragicomico tra le gag di Tommasino e Pasqualino e la tensione sfocia nel dramma quando Nicolino sorprende Luca a baciare la moglie Ninuccia e tutti e tre abbandonano la casa.  Luca, resosi conto improvvisamente di quello che lo circonda, viene colpito da un ictus. Nei giorni successivi, circondato amorevolmente da familiari ed amici le condizioni di Luca restano gravi e nel suo delirio egli giunge a benedire l’unione di Ninuccia con Vittorio arrivato nel frattempo scambiandolo per Nicolino, convinto e rasserenato della loro riappacificazione. Proprio in quel momento giunge Vittorio che, tuttavia, viene allontanato per lasciare Luca ancora una volta fuori dalla realtà che lo circonda. Il film ricalca abbastanza fedelmente  l’opera teatrale originaria che terminava proprio con il figlio Tommasino che finalmente risponde con un “sì” alla domanda del padre “Te piace ‘o presepio”, alla quale per tutta la commedia in modo provocatorio aveva risposto con un “no”.

Appare valido il cast scelto e l’interpretazione degli attori, pur restando l’interpretazione di De Filippo insuperabile.

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