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Vittoria amara

Regia di Nicholas Ray vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Vittoria amara

di angelina
8 stelle


"Che cosa succederebbe se lui non tornasse dalla missione?"
(Jane Brand al capitano Leith)
"Lui,io e te diventeremmo parte della storia e della sua futilità."

Libia 1942. Durante la seconda guerra mondiale a due ufficiali inglesi,il maggiore David Brand (Curd Jurgens) e il capitano Jim Leith (Richard Burton),viene affidata una missione difficile e pericolosa.
Con l'appoggio di una trentina di uomini - " di cui siete responsabili,ma le cui vite sono tutte sacrificabili" ,come sottolinea freddamente il loro superiore - dovranno introdursi nel quartier generale tedesco a Bengasi e sottrarre alcuni documenti di grande importanza per l'evolversi del conflitto.
Diversi per carattere e per forza morale,tra Brand e Leith c'è sempre stata dell'antipatia,che si trasforma in aperta e gelosa ostilità quando,presentandogli la moglie apena arrivata al comando militare,il maggiore scopre che i due avevano avuto un'importante storia d'amore prima del loro matrimonio e intuisce che Jane (Ruth Roman) non è mai riuscita a dimenticarlo.
Il commando dei militari è accompagnato da Mokrane (Raymond Pellegrin),un arabo molto devoto al capitano Leith e grande conoscitore dei pericoli del deserto.
Terminato il raid,il drappello dovrà infatti fare una lunga marcia di quattro giorni tra le dune per ritornare alla base.
La missione,pur con la grave perdita di alcune vite umane,viene portata a termine con successo,ma proprio in quell'occasione Leith scopre che Brand è un vile codardo,una tronfia divisa vuota che si regge in piedi da sola e sapendo di essere stato smascherato,il maggiore ricambia con l'odio il disprezzo del suo nemico.
Lo costringe a restare da solo nel deserto con alcuni feriti,mentre il drappello continua la marcia,sperando che non riesca a raggiungerli.Ma,grazie a Mokrane,Leith si ricongiunge al gruppo di militari,sempre più stremati dagli ordini perentori e disumani del maggiore.
Ma,mentre è disteso sulla sabbia per riposarsi,Leith viene punto ad una gamba da uno scorpione velenoso,mentre il maggiore Brand,che si era accorto del pericolo,coglie al volo l'occasione di eliminare definitivamente un nemico e uno scomodo testimone della sua arrogante vigliaccheria.
Solo Mokrane ha visto tutto e,durante la notte,cerca di accoltellare Brand,ma viene ferito a morte a colpi di pistola.
Sgomenti e smarriti i superstiti della missione vengono salvati da un gruppo di soldati inglesi,che li riportano alla base.
Trattato come un eroe dal generale che gli aveva affidato l'incarico,il maggiore Brand riceve,nel gelido silenzio dei suoi soldati e di Jane,che non sa rassegnarsi alla perdita di Leith,una medaglia al valore,ma non osa appuntarsela al petto.
Adesso è un uomo solo con i suoi rimorsi e i suoi rimpianti.
Dal bellissimo e inquietante incipit,accompagnato dalla musica tesa e dissonante di Maurice Le Roux,questo atipico war movie del grande Nicholas Ray,ha un'implacabile progressione drammatica,che contrappone ai pericoli della missione militare, lo spietato conflitto tra due ufficiali,divenuti ormai nemici.
"Un conflitto tra il coraggio e la vigliaccheria,tra la paura e la lucidità,tra la morale e la libertà." (Jean-Luc Godard)
Nello splendido e immobile scenario del deserto,ben restituito dalla fotografia di Michel Kelber,sotto un sole implacabile,si combattono due battaglie.Quella tra inglesi e tedeschi e l'altra tra il sopravvento dell'odio e la forza del coraggio e della verità.
Magnifici interpreti,Curd Jurgens e Richard Burton,giocano ad armi impari il crudele e beffardo gioco della gelosia e della vendetta,mentre persino l'acqua trovata da Mokrane in un pozzo,ha un sapore di morte.
"Bitter Victory" non ebbe il successo che meritava,ma il regista Jean-Luc Godard gli dedicò un articolo molto elogiativo,dal titolo "Au-delà des étoiles",in cui tra l'altro scrive:
"....Amère Victoire n'est pas le reflet de la vie.Il est la vie meme faite en film,vue de derrière le miroir où le cinéma la capte....Comment parler d'un tel film? A quoi sert-il dire que le rencontre de Richard Burton avec Ruth Roman sous l'oeil de Curd Jurgens est découpée avec un brio fous?
Peut-etre est-ce une scène où nous avions fermés les yeux.
Car "Amère Victoire",comme le soleil,vous fait fermer les yeux.
La vérité aveugle."
Si,la verità acceca,abbaglia lo sguardo,come il sole del deserto, e ci fa chiudere gli occhi davanti all'accecante bagliore del coraggio dell'anima.

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