Espandi menu
cerca
Il demone sotto la pelle

Regia di David Cronenberg vedi scheda film

Recensioni

L'autore

Utente rimosso (signor joshua)

Utente rimosso (signor joshua)

Iscritto dal 30 novembre -0001 Vai al suo profilo
  • Seguaci 3
  • Post -
  • Recensioni 501
  • Playlist 1
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi
Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Il demone sotto la pelle

di Utente rimosso (signor joshua)
6 stelle

Uno spot pubblicitario ci informa che, in un futuro prossimo, un'isola-città chiamata l'Arca di Noè, è aperta a tutti, ed è pronta ad ospitare chiunque se lo possa permettere, garantendogli pace, tranquillità e sicurezza. Come in ogni film horror post '68, solo l'alta borghesia annoiata può accedere ad un simile luogo: non avendo niente da fare, si vanno a creare i problemi da se, utilizzando le rivolte, i germi, i virus e la criminalità d'ogni genere, come scusa per la loro reclusione forzata, all'interno di un luogo in cui tutti devono sorridere ed in cui tutto deve filare liscio. Ma qualcosa può sempre andare storto, e lo farà eccome, se ne avrà l'opportunità: mettiamo caso che un gruppo di scienziati, colti da un'idea fulminante, che potrebbe cambiare le sorti di molti pazienti affetti da malattie, e rivoluzionare così il mondo della medicina, decida di venderla ad alti esponenti di un'importante facoltà di medicina, che questi decidano di metterla nelle mani di uno dei loro migliori professori, e che, sfortunatamente, questo sia un tantino fuori di testa. Mettiamo caso, anche, che il suddetto professore decida di procedere con la sperimentazione della suddetta idea geniale, finendo direttamente col proporla come manipolazione del cervello, ovvero un parassita di discrete dimensioni, con l'abilità di poter rendere la vita umana un piacere continuo. Ma se qualcosa va storto, allora si comincia a rimpiangere di averlo sperimentato su degli esseri umani: come in una sorta di Invasione degli Ultracorpi versione Cronenberg, le persone infette si coalizzano per sopprimere le altre, sostituendosi ad esse, ma continuando a fingere. Ed il paradosso sta tutto qui: la stessa società capitalista, che aveva isolato le sue pedine lontano dalla violenza del mondo in rivolta, rimane vittima di se stessa, a causa di semplici fatalità, che hanno alla base, come sempre, gli errori umani. Il meccanismo da thriller è perfetto: si comincia tranquillamente con il panorama sicuro di questo mondo, e si procede con lentezza in questa spaventosa discesa nella follia, in cui gli infetti si sostituiscono inesorabilmente ai sani. Il tutto sfocia nel terribile finale, il punto in cui la tensione trova davvero il suo culmine, con il protagonista, l'unico ad essere ancora “normale” che tenta invano di fuggire, restando egli stesso contagiato, ed il nuovo spot pubblicitario che informa gli spettatori che tutto quanto è apposto, facendoci sorgere una terribile domanda: quanto ci vorrà a contagiare tutto il pianeta? Detto questo, temo che debba essere aggiunto che, il film in generale, sia da apprezzare molto più per le intenzioni che per il risultato finale, sarà che gli attori lasciano molto a desiderare, sarà che i dialoghi sono penosi, sarà che lo stile di Cronenberg doveva ancora sbocciare pianamente, o sarà semplicemente una scarsità di mezzi, in ogni caso, lascia a desiderare in diversi punti (primi fra tutti, i rallentamenti del tutto fuori luogo). Comunque sia, si tratta certamente di un buon risultato.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati