Regia di Gregg Araki vedi scheda film
Il titolo originale di “Ecstasy Generation” è “Nowhere”, presentato al Sundance Film Festival nel 1997. Con questo film Gregg Araki, trenta anni, regista di culto della cultura gay (è suo “ The Living End”, considerato la versione sieropositiva di “Thelma & Louise”) chiude una trilogia sulla “teen apocalypse”. Per questa terza puntata - le due precedenti sono “ Totally Fucked Up” e “Doom Generation” - il giovane e furbo autore dichiara di essersi ispirato alle strutture corali e ai destini incrociati del cinema altmaniano. Città delle catastrofi esistenziali e dell’angoscia di una generazione è Los Angeles dove appuntamenti, alieni, smog, docce, masturbazioni, violenze, parole e aspirazioni si infrangono in un ritmo frenetico e dadaista. Dark è il non eroe della storia, il non protagonista in mezzo ad altre icone di una generazione che ha paura di valere meno di zero, Lucifer, Dingbast, Duckie, Egg, Alyssa. Mtv reinterpreta, con un montaggio iperattivo, con colori saturi ed esplosivi, “America oggi” e soprattutto le serie televisive come “Beverly Hills 90210” e “Melrose Place”. Tutti pensano, come sostiene uno dei personaggi, di essere fatti per il sesso e per l’amore. Sono solo “kids” acidi che hanno paura del tempo.
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