Regia di Matt Reeves vedi scheda film
Uno dei difetti più comuni nel cinema di oggi è la durata eccessiva dei film. Le spiegazioni possono essere diverse, dal bisogno di esibire un'abbondanza di effetti speciali in interminabili (e spesso superflue) scene d'azione, a quello di dover spiegare a tutti i costi le motivazioni dei personaggi, come se il pubblico fosse composto solo da bambini piccoli; c'è poi qualche regista e produttore che pensa furbamente che dilatando i suoi tempi, l'azione assuma un tono più epico e la storia si trasfiguri in saga. Personalmente, volendo concedere il beneficio del dubbio, credo che il problema sia, banalmente, che gli sceneggiatori di oggi abbiano perso la capacità di sintesi. Così, questo ennesimo Batman, avrebbe potuto essere un ottimo film se, per arrivare al concitato finale, non fossimo costretti a sorbirci una prima ora decisamente soporifera, per un risultato finale di quasi 3 ore. È comunque un film che si lascia apprezzare per l'approccio adulto, in linea con la saga di Nolan, per una scelta azzeccata del cast (anche se Pattinson avrebbe fatto meglio a metter su, per l'occasione, un po' più di muscoli) e per il messaggio, semplice ma diretto, che la giustizia non è solo vendetta e che comunque non si può vivere solo per sé stessi se si vuole trovare un senso a quel che facciamo. Una morale che può sembrare banale ma che ai giorni nostri sembra quasi una rivoluzione. La fotografia notturna e le musiche di Giacchino completano la suggestione creando un'atmosfera cupa degna di questi tempi bui.
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