Regia di Francis Ford Coppola vedi scheda film
La necessaria premessa e’ considerare l’anno di uscita nelle sale, ovvero il 1974. Negli Stati Uniti si era in pieno terremoto Watergate e dovette fare notevole impressione. Visto ai nostri giorni il film risulta piuttosto lento e in alcune fasi ripetitivo. Tecnicamente il montaggio sul dvd a tratti e’ monco ma i difetti
finiscono qui. La trama e’ preconizzatrice di moltissime altre pellicole sul genere (una su tutte “Nemico pubblico” di Tony Scott) e Coppola gira con mano sicura scegliendo piani sequenza e piani fissi gia’ degni di un capolavoro. Emblematica l’ultima ripresa che con movimenti fissi e semicircolari rappresenta perfettamente lo straniamento del protagonista ormai travolto nella sua fragile psiche da un lavoro con il quale non puo’ piu’ convivere. Il film parla essenzialmente di questo, la difficolta’ di un uomo meticoloso e al limite del perfezionismo nel suo lavoro ma insicuro e irrisolto personalmente. Dal conflitto, magistralmente interpretato da un sontuoso Hackman, ne esce un ritratto di uomo la cui sensibilita’ cozza con un lavoro degno di ben altra corazza. Menzione speciale all’ennesima prova di spessore di John Cazale, un attore con la A maiuscola in ogni sua prova. Piccola ma incisiva parte per un giovanissimo Harrison Ford. Il film ha vinto vari premi tra cui la palma d’oro a Cannes. La recitazione di tutto il cast, la qualita’ della fotografia, la maestria del regista, la scrupolosa caratterizzazione dei protagonisti rendono il film assolutamente da vedere anche ai nostri tempi.
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