Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Central do Brasil

di claudio1959

10 stelle

Fernanda Montenegro la + grande attrice brasiliana vivente standing ovation, la sua Dora ci prende il cuore ed emoziona.

Central do Brasil Brasile 1998 la trama: Ad un tavolino della stazione ferroviaria di Rio de Janeiro Isadora "Dora" Teixeira un ex insegnante arrotonda la pensione scrivendo lettere, per le persone analfabete .Tra i suoi clienti ci sono Ana e suo figlio Josuè, di nove anni che ha un grande desiderio, conoscere il padre. Il giorno seguente Ana è vittima di un incidente stradale viene investita da un pullman di linea e così Josuè chiede a Dora di accompagnarlo alla ricerca del genitore. La recensione: Central do Brasil è un bellissimo film on the road diretto da Walter Salles. Vincitore del Festival di Berlino nel 1998, candidato al premio Oscar per il miglior film straniero nel 1999. Migliore interpretazione femminile di Fernanda Montenegro che interpreta Isadora "Dora" Teixeira in modo sublime, un concentrato di cinismo e durezza, che però verrà stemperato dalla frequentazione del bambino Josuè interpretato dal debuttante Vinícius de Oliveira scovato dal regista casualmente un ex lustrascarpe capace di colpire e convincere il regista tanto da affidargli il delicato ruolo. Walter Salles è un bravissimo regista produttore brasiliano ha diretto “I diari della motocicletta” (Diarios de motocicleta) (2004) “Dark Water” (2005) e prodotto nel 2003 “City of God” del talento Fernando Meirelles. Centrale do Brasil è un film profondamente malinconico e struggente, girato molto bene,la mdp coglie tutti gli sguardi e le sfumature più intime dei personaggi e ci mostra il Brasile per come realmente è, senza fronzoli. Un racconto viscerale che basa tutto sulla solidarietà e sull’amicizia che nasce tra i due protagonisti, così diversi, ma alla fine uguali, crescono insieme, dopo le iniziali diffidenze e trovano una intesa fuori dal comune, un viaggio anche metaforico, alla ricerca del vero senso della vita condivisa. Una fluidità di racconto pazzesca e genuina, sembra un documentario a volte il film. Una pellicola di intensità unica e rara il punto più alto raggiunto da Walter Salles, con una colonna sonora che commuove e purifica l’animo di Jacques Morelembaum, mentre la fotografia aulica è di Walter Carvalho. Amo da sempre il cinema brasiliano scoperto da me sul finire degli anni ottanta con “Pixote - La legge del più debole” del 1980 di Héctor Babenco famoso regista argentino, interpretato anche quello dalla grande Marília Pêra. Ho amato anche due telenovelas ottime : “Dancin' Days” del 1978 con la magnifica Sônia Braga e “Agua Viva” del 1980 con Betty Faria. Anni fa ho avuto il piacere di conoscere personalmente Fernanda Montenegro ad una rassegna sul cinema brasiliano a Spazio Oberdan a Milano, la migliore attrice brasiliana di tutti i tempi e grande star internazionale , una persona straordinaria anche umanamente. Voto 9 Regia Walter Salles Soggetto Walter Salles Sceneggiatura Marcos Bernstein, João Emanuel Carneiro Produttore Martine de Clermont-Tonnerre, Arthur Cohn Distribuzione in italiano Mikado Film Fotografia Walter Carvalho Montaggio Felipe Lacerda, Isabelle Rathery Musiche Jacques Morelembaum.

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