La recensione su L'incendio di Chicago

L'incendio di Chicago (1938): Alice Faye, Don Ameche, Tyrone Power

L’incendio di Chicago U.S.A. 1938 la trama: Nel 1871 in America a Chicago alla vigilia del grande incendio che bruciò “La città di legno”cresce la storia, la relazione ed il successivo matrimonio tra Dion O’Leary il proprietario di una casa da gioco dediti agli intrallazzi ed affari poco puliti, la bellissima Belle Fawcett, professione cantante, ed il fratello di Dion, quello perbene Jack O’Leary. La recensione: In old Chicago, questo il titolo originale un film da vedere assolutamente , il padre del genere catastrofico tanto in voga negli anni settanta con titoli importanti, tra i quali “Airport 76”, “L’inferno di cristallo”, “Terremoto”. Henry King dirige in modo spettacolare ed avvincente questo film e si avvale di interpreti straordinari a cominciare dai fratelli O’Leary Tyrone Power, Dion “Abele”, Jack “Caino” interpretato dal bravissimo Don Ameche, che diventerà sindaco della città grazie agli appoggi dell’insano corruttore e manipolatore fratello, Don Ameche mi piace ricordarlo in due gradevolissime commedie degli anni ottanta “Una poltrona per due” e “Cocoon”. Impreziosce il film con la sua gradevole presenza ed il suo sapore di donna Alice Faye, che è Belle la cantante, talmente brava ed affascinante da meritare il premio Oscar come miglior attrice non protagonista nel 1938. Merita la citazione personale anche Alice Brady la madre dei fratelli Molly , attrice carismatica qui al suo meglio per energia, capace con mille difficoltà di far andare avanti la famiglia da sola, dopo la morte del marito che vediamo nel bellissimo prologo del film, ha però una passione segreta la birra. Un film sul potere dell’ambizione, un sublime trattato sul potere e sui vari modi di raggiungerlo a qualunque prezzo. Gli O’Leary immigrati irlandesi ben descritti da King, nella Chicago divisa tra campagna e civiltà, con forti contrasti tra i personaggi e gli abitanti, tutto questo fino al devastante incendio che metterà la parola fine a tutto, in un clima di desolazione, tra fiamme ardenti e scoppi tonitruanti, il tutto reso in modo realistico dalla mdp in un bn cupissimo,con il suo alone di morte e distruzione.Chicago città immersa in un fango perenne, però al contempo città moderna e piena di luci notturne, grazie ai suoi locali, il vizio, la notte e la corruzione e la città diventa presenza viva ed assiste a tutti questi contrasti, con il nascere dei primi fuorilegge, l’altra faccia dell’America puritana, la facciata che copre il marcio morale. Un film magnifico, si segue con piacere. Alice Faye è una ballerina sexy e smaliziata, capace con i suoi balli e la sua voce di catturare l’attenzione di Tyrone Power. Ottimi tutti i caratteristi, i bravi personaggi minori, in questo film c’è tutto dramma, commedia, dialoghi scoppiettanti, amore ed infine il gran finale che non ti aspetti, la vera catastrofe finale, che causò nel 1871 tanti morti e sfollati così ben filmata da King. Sorprende ancora oggi a distanza di tanto tempo la mezz’ora finale del film, veramente degna di essere vissuta in un film ancora moderno e non datato, un film scomparso, ma da vedere in modo obbligatorio, per ricostruire il filo rosso del cinema catastrofico, per capire meglio l’evoluzione di questo genere, perché tutto parte da “In old Chicago” voto 8 Interpreti e personaggi Tyrone Power: Dion O'Leary Alice Faye: Belle Fawcett Don Ameche: Jack O'Leary Alice Brady: Molly O'Leary Andy Devine: Pickle Bixby Brian Donlevy: Gil Warren Phyllis Brooks: Ann Colby Tom Brown: Bob O'Leary Sidney Blackmer: generale Phil Sheridan Berton Churchill: senatore Colby June Storey: Gretchen O'Leary Paul Hurst: Mitch Mitchell Tyler Brooke: cantante J. Anthony Hughes: Patrick O'Leary Gene Reynolds: Dion O'Leary da ragazzo Bobs Watson: Bob O'Leary da ragazzo Billy Watson: Jack O'Leary da ragazzo