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What Might Have Been

Regia di Florian Koerner von Gustorf vedi scheda film

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La recensione su What Might Have Been

di alan smithee
6 stelle

LUCCA FILM FESTIVAL & EUROPA CINEMA

La cardiochirurga Astrid, bella donna divorziata, si reca in vacanza a Budapest con il nuovo compagno Paul, suo ex pazente con cui sta condividendo le fasi di una nuova storia sentimentale.

In città il caso vuole che la donna si imbatta nel fidanzato con cui, ancora ragazzina, la donna ebbe la sua prima seria esperienza d'amore, prima che le scelte di vita e quelle politiche di un paese e soprattutto una città in ebollizione come Berlino, potessero dividerli per sempre, o almeno fino a quell'inaspettato, stordente nuovo incontro.

La donna infatti, che cerca in tutti i modi di evitare il suo ex, si ritrova a pensare alle proprie scelte, le stesse che spinsero il suo giovane fidanzato a cercare la fuga verso la parte Ovest di una Berlino cintata e divisa, mentre la ragazza, ambiziosa e desiderosa di affermarsi come medico presso la struttura ospedaliera di base di Berlino Est, si arrese all'ipotesi di una fuga per concentrarsi anima e corpo verso lo studio e la specializzazione.

 

 

L'incontro tra i due, avvenuto proprio grazie al nuovo compagno della donna, darà adito al proliferare di un sentimento di gelosia che rimetterà in discussione un rapporto solo apparentemente perfetto.

Amori di coppia messi a dura prova dal riapparire di fantasmi del passato dati ormai per annegati nel vortice sempre più torbido dei ricordi di un passato che si cerca di tenere distante, ideali di libertà e di realizzazione che riflettono le antitesi di due paesi dalle situazioni politico economiche opposte, alternate in due epoche storiche radicalmente differenti, caratterizzate entrambe dalle medesime esigenze di libertà e realizzazione che spesso i regimi vanificano o trasformano in un traguardo troppo ambizioso per essere raggiungibile.

 

 

Il film, pur non proprio incalzante, si sbilancia tra i segreti di un passato che la protagonista desidera rimangano cautamente immersi nel deliberato anonimato creato da un passato ormai lontano, e si concentra a definire un personaggio di donna in bilico tra due epoche storiche, e perennemente sbilanciata dai sussulti del proprio essere donna, e del proprio traguardo professionale.

La pellicola, diretta senza sbavature, ma nemmeno particolare verve innovative, dal regista tedesco Florian Koerner von Gustorf, si anima con l'intensa prova offerta da validi attori come Christiane Paul nel ruolo della protagonista Astrid, attorniata da interpreti noti come Ronald Zehrfeld e Sebastian Hulk

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