Espandi menu
cerca
Eli

Regia di Ciaran Foy vedi scheda film

Recensioni

L'autore

Furetto60

Furetto60

Iscritto dal 15 dicembre 2016 Vai al suo profilo
  • Seguaci 44
  • Post -
  • Recensioni 2008
  • Playlist -
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Eli

di Furetto60
4 stelle

Horror scontato nello sviluppo, ma con un finale a sorpresa, che però non basta a riscattare un film opaco.

Eli, è un undicenne affetto da una malattia autoimmune sconosciuta e fortemente debilitante, che lo condanna a vivere in un perenne e doloroso isolamento. Anche una minima esposizione all’aria aperta, gli può provocare una dolorosa reazione allergica. Eli vive prigioniero in una camera apposita, uscendo solo quando inevitabilmente necessario, inguainato in una tuta di plastica, del tipo da astronauta. Il piccolo infatti per sopravvivere deve sempre trovarsi in ambienti sterilizzati. Un giorno il padre di Eli si mette in contatto con una dottoressa che sostiene di aver già guarito, grazie ad una terapia d’urto molto violenta, bambini con analoghe patologie. Falliti i tentativi precedenti, i genitori decidono di affidarsi a lei e partono alla volta della clinica privata, per questo estremo tentativo. La clinica in questione, è una villa antica ristrutturata e completamente sterilizzata, ragion per cui il ragazzo può girare liberamente senza protezioni. Solertemente la dottoressa e il suo team, avviano Eli al percorso che si compone di tre dolorose fasi. Tuttavia non appena Iniziato, il piccolo già lamenta forti disturbi e inizia a sentire e vedere strane e inquietanti entità, che gli suggeriscono un nome, in realtà a ben guardare è un numero, che non è altro che la combinazione che serve per entrare in una stanza segreta, dove c’è qualcosa di “spaventoso”. Come da copione, consolidato le sue cupe constatazioni vengono interpretate come allucinazioni e le sue rimostranze, non vengono ascoltate nemmeno dalla madre. Una cordiale ragazza vicina, che spesso si aggira nei paraggi, invece simpatizza con lui. Il plot di Eli è piuttosto semplice, e per gran parte della sua durata procede su binari canonici: la casa stregata è un classico negli horror e, anche se si cerca di darle quel twist in più aggiungendo sale operatorie e camere a tenuta stagna, il tutto sa abbastanza di “déjà vu”. Ciarán Foy sfoglia e sfoggia il manuale dei cliché del genere. Tralasciando la conclusione che per quanto imprevedibile, è comunque di scarsa efficacia, ogni evento è, per chi ha un minimo di dimestichezza con la tipologia cinematografica, chiaramente telefonato. La regia sparpaglia  in modo smodato e sproporzionato una sovrabbondanza di prevedibili jump scare che capitano spesso e proprio quando più li si aspetta. Cosi se da un lato molte scene risultano esteticamente suggestive, dall'altra le continue apparizioni di inquietanti creature, risultano alla lunga scontate e di scarsa  incisività. Nonostante una buona idea di partenza, Eli s’impantana in una sceneggiatura farraginosa, appigliandosi agli stereotipi più tipici del genere horror. In questo quadro di pochezza di idee, il finale stravolge completamente la prospettiva, ma comunque non convince e non riscatta un film piatto e facilmente dimenticabile

 

 

 

 

 

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati