Regia di Leonardo D'Agostini vedi scheda film
L'opera prima da regista di Leonardo D'Agostini è una piacevole sorpresa nonostante il film segua davvero alla lettera il più trito dei canovacci. Perfetta l'intesa tra i due protagonisti, Andrea Carpenzano e Stefano Accorsi. VOTO: 6
Piacevole sorpresa questo “Il campione”, opera prima di Leonardo D'Agostini che firma anche la sceneggiatura in tandem con Giulia Louise Steigerwalt e Antonella Lattanzi. Sorpresa nel senso che, nonostante il film segua di pari passo il canovaccio più trito dei due estremi che si incontrano e si detestano, poi sembrano cooperare, quindi rompono definitivamente, infine si rappacificano e vissero tutti (più o meno) felici e contenti, e bene, nonostante davvero il racconto non si allontani in nessun momento da tali elementari linee guida, riesce comunque a risultare gradevole e nient'affatto retorico. I protagonisti della storia sono Christian Ferro, il giovane campione del titolo, interpretato da Andrea Carpenzano (per me una scoperta), ricco, arrogante e indisciplinato al punto di cacciarsi continuamente nei guai, e il professor Fioretti (Stefano Accorsi), apparentemente pacato ma segnato da un profondo dramma famigliare, assunto dal presidente della Roma (club per cui gioca 'il campione') allo scopo di preparare Ferro per gli esami di maturità. I due attori, praticamente agli antipodi, dimostrano un'insperata alchimia che in fin dei conti è il valore aggiunto di un'opera non impeccabile ma sicuramente interessante.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta