Regia di Olivier Masset-Depasse vedi scheda film
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Difficile che tra vicini di casa possa instaurarsi un'intesa così perfetta e coesa come quella che si manifesta tra le due vicine di casa Céline e Alice, fino a renderle amiche sincere e affiatate quasi come sorelle.
Almeno fino al sopraggiunger di una disgrazia ai danni del figlio di Céline, a cui assiste impotente l'amica Alice, anche lei madre di un figlio coetaneo del povero ragazzo morto dalla caduta dal balcone di casa.
Devastata da quella perdita prematura ed insopportabile, Céline accusa Alice per non essere intervenuta in tempo, e costei, afflitta da lancinanti sensi di colpa, inizia a sospettare che l'amica trami qualcosadi subdolo ai danni di suo figlio, che il destino invece ha deciso di risparmiare.
I dubbi di Alice diventano certezze quando alcuni fatti emblematici le mettono dinanzi una realtà fatta di un rancore insopprimibile che Céline starebbe maturando. Ma i sospetti rendono anche Alice più vulnerabile e insicura di sempre, non creduta nelle sue ipotesi complottistiche nemmeno dal posato consorte.
La situazione degenererà oltre ogni immaginazione, mettendo in luce una realtà dei fatti incredibilmente più fosca di ogni supposta, presumibile immaginazione.
Il regista Olivier Masset-Depasse dirige con tutto l'impegno e l'estro possibile un thriller improbabile quanto incalzante che si pregia pure di una splendida ambientazione anni '60 mirabilmente ricostruita, che si incentra in uno scontro tra donne amiche-nemiche che ricorda, pur su contesti differenti, le rivalità senza contegno né ritegno di Attrazione fatale.
Il regista ha anche l'ottimo intuito di ingaggiare due stupende attrici, perfette a rendere l'enigma che le circonda e descrive, fino a trasformare una nell'altra, ovvero a rinnegare tutto, per poi dispiegare i fatti nel più cupo ed incredibile dei modi.
Le interpreti si chiamano Anne Coesens, attrice ricorrente nel cinema di Masset-Depasse, nel ruolo della folgorata e trafitta dal dolore Céline, mentre Veerle Baetens, la splendida bionda di Alabama Monroe, qui davvero intensa e contrita nel suo ruolo "sacrificale".
Il thriller, per quanto assai macchinoso e calcolato al millimetro, in fondo funziona e ci abbandona in un finale straziante quanto non proprio scontato.
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