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La sera della prima

Regia di John Cassavetes vedi scheda film

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La recensione su La sera della prima

di emmepi8
10 stelle

 
Un film che come impatto mi ha fatto pensare subito ad Eva contro Eva, ma non come storia, ma come spunto del personaggio della protagonista. Un' analisi concreta sul fattore attore, attrice, regista, commediografo, produttore e così via, dove il dato età rappresenta lo spauracchio concreto, che può rovinare una vita. Naturalmente non è solo questo il concetto del film, che prende diversi spunti che porta avanti con coraggio e discrezione, ma con molta acutezza. Sceneggiatura e regia (mai così importante che si riuniscano i due ruoli come in questo film) si muovono fuori, dentro la scena e dietro le quinte con vera partecipazione e con un montaggio a dir poco geniale. Lo studio psicologico della protagonista è fatto al microscopio, ma lo stesso sfuggente ed inarrivabile ad una conclusione, per noi persone comuni; la indeterminatezza del dramma che vive l'attrice, che lei stessa non sa, e forse non vuole, catalogare, i rapporti con il regista, con i colleghi con le dipendenze, le forzature sentimentali che si creano e si distruggono in un momento, sentimenti che non sono mai veri, ma solo fermi a quella necessità momentanea di cui lo spettacolo vive. Il fattore età non accettato, la conflittualità che la protagonista ha con il suo personaggio, il dualismo anche violento che ha con sé stessa, quasi auto-distruttivo; l'arrivo in scena all'ultimo momento, mettendo in crisi tutto un apparato produttivo ed artistico, che in extremis si risolve al meglio sfociando in una performance che va oltre ogni aspettativa, cancellando in un attimo giorni ed ore di vissute drammaticamente da tutti. Un vero studio sul mondo teatrale, ma anche cinematografico, che tutti i giorni è immerso in queste problematiche, ai più sconosciute, ma per coloro che lavorano nel settore, pane di tutti i giorni. Una regia e sceneggiatura e regia geniale, che ha saputo cogliere le cose che forse nessun altro è riuscito a fare; naturalmente incide la collaborazione fra marito e moglie: Rowlands e Cassavetes, che sono insostituibili e le cui sensibilità sono conosciute solo a loro due. Un applauso fortissimo anche alla fotografia firmata da Al Ruban che sa rubare, prendere i momenti imperdibili della varie scene in teatro, e cogliere nel vero.

Peccato che la versione italiana sia impoverita di ben quaranta minuti, e si vedono tutti.

Sulla trama

Una storia fra teatro e vita imperdibile

Su John Cassavetes

Un'idea fantastica, che ha potuto portare avanti  solo con la presenza della moglie. Un cinema  il suo, di una modernità  inusuale  e che sa di cinema da subito.

Su Gena Rowlands

Una grande attrice sempre e comunque, anche nel cinema limitativo d oggi

Su Ben Gazzara

Finalemnte fulorui dalla sua maschera  sorridente senza espressione in un ruolo vero

Su John Cassavetes

Il ruolo dell'attore, che prota avavnti con determinazione

Su Joan Blondell

La commediografa, che difende il suo personaggio e cerca di barcamenarsi con la situazione, ottima caratterizzazione

Su Peter Falk

Piccola partecipazione cameo

Su Laura Johnson

La fans, la ragazza che contribuisce alla sua crisi

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