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Mr. Sabato sera

Regia di Billy Crystal vedi scheda film

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La recensione su Mr. Sabato sera

di 79DetectiveNoir
6 stelle

Imitando Buddy, ho da darvi una recensione bella e una brutta. Quella bella si riferisce al fatto che è un bel film quello da me recensito, quella brutta è che lo considero bello solo io e i critici americani. Ah ah.

 

Ebbene, oggi per il nostro consueto, speriamo apprezzato appuntamento coi Racconti di Cinema, ripeschiamo una piccola perla del 1992, ovvero l’affascinante e assai divertente, sebbene forse non riuscito completamente, Mr. sabato sera (Mr. Saturday Night), film che segnò l’esordio registico dello strepitoso Billy Crystal che ne è anche il protagonista, mattatore assoluto, oltre che autore della sceneggiatura firmata assieme a Babaloo Mandel & Lowell Ganz.

Mr. sabato sera dura centodiciannove minuti netti, cioè, arrotondando, pressoché 2h, ed uscì sui nostri grandi schermi con leggero ritardo rispetto alla distribuzione statunitense. Qui da noi, Mr. sabato sera è una pellicola quasi misconosciuta e ampiamente, a tutt’oggi, sottovalutata, invece molto apprezzata, fin dalla sua primissima release, giustappunto, oltreoceano. Ove riscosse immantinente larghi ed entusiastici apprezzamenti da parte dell’intellighenzia critica.

Trama:

In maniera spassosa, scanzonata, altresì melodrammatica, vengono narrate ed esposteci le rocambolesche, balzane, esilaranti disavventure e peripezie bislacche dello stand-up comedian Buddy Young Jr. Del quale ne seguiamo l’excursus esistenziale-professionale, oltreché concernente la sua vita privata e sentimentale, ovvero la sua esplosiva e mirabolante, inaudita nascita come artista e comico di cabaret sin ad arrivare al suo tramonto, sì, allo sfacelo e alla sua patetica e melanconica, quasi tragica, ineluttabile disfatta penosa e impietosa. In un alternarsi funambolico di flashback e salti avanti nel tempo, ne ripercorriamo la carriera e ne viviamo, appassionatamente, le vicende personali. Cosicché, visualizziamo il rapporto barcamenante fra lui e il fratello Stan (David Paymer), fedele e inseparabile consigliere, e assistiamo al primo incontro romantico fra il giovane, all’apice del successo, Buddy e la futura, incantevole ed avvenente moglie Elaine (Julie Warner), fin ad arrivare all’entrata in scena di Annie Wells (Helen Hunt) che offrirà a Buddy, oramai invecchiato tristemente e da tutti abbandonato, una seconda, forse tardiva chance...

E qui ci fermiamo, ovviamente, per non sciuparvene le sorprese.

Crystal è doppiato dal compianto e bravissimo Tonino Accolla, fotografia chiaroscurale di bell’impatto a cura di Don Peterman (Flashdance, Splash - Una sirena a Manhattan) e pertinenti, sebbene non eccezionali, musiche di Marc Shaiman (Il presidente - Una storia d’amore, Harry, ti presento Sally...) per una commedia garbata, briosa ed emotivamente, potremmo dire, sia sofisticata che, in molti punti, sfilacciata e troppo prolissa. Ciononostante, Mr. sabato sera funziona egregiamente e intrattiene con tatto e leggiadria in quanto Crystal è campione di armonia e magnifica (auto)ironia. Conosce perfettamente i giusti tempi comici, così come direbbero gli americani, il “timing” preciso in cui sfoderare le sue battute e le sue fenomenali freddure chirurgiche, elargendocele e distillandole con indubbia classe e maestria d’alta scuola da superbo commediante veramente bravo ed elegante, giammai volgare, tantomeno irritante anche laddove indubbiamente esagera nel suo one man show a tratti fin troppo compiaciuto.

In pochi sanno fare intrattenimento di classe, Crystal n’è conoscitore provetto e arguto da tempo immemorabile e, ancora oggi, indiscusso campione incommensurabile.

Titoli di testa firmati dal duo delle meraviglie Elaine & Saul Bass e, ahinoi, pessimo make-up per le molte scene in cui Buddy, il quale dovrebbe apparirci molto anziano, è malamente coperto da un latex vistoso e poco efficace.

Nel cast, oltre agli attori naturalmente già sopra citati, Ron Silver, Jason Marsden, (Buddy adolescente), Jerry Orbach e un fulminante, velocissimo cammeo di nientepopodimeno che il mitico Jerry Lewis.

Da confrontare col successivo, inspiegabilmente inedito qui da noi, The Comedian di Taylor Hackford con Robert De Niro e la partecipazione straordinaria dello stesso Billy Crystal.

 

di Stefano Falotico

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