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Il dominatore di Chicago

Regia di Nicholas Ray vedi scheda film

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La recensione su Il dominatore di Chicago

di Baliverna
8 stelle

E' un bel film. Come genere è una felice fusione tra melodramma e gangster movie. La carne al fuoco è molta, ma il regista, forte di una buona sceneggiatura, la gestisce bene, e riesce a sviluppare degnamente la vicenda e le tematiche connesse.
Il film non ha un vero protagonista singolo, ma il personaggio su cui si concentra la maggiore attenzione è quello dell'avvocato del gangster, il quale per mestiere toglie dagli impicci e scagiona da giuste accuse un boss della mala di Chicago. L'avvocato si rende ben conto di proteggere un vero criminale, ma, a motivo degli alti onorari che quello gli paga, tacita i rimproveri della coscienza e persevera. E' interessante a questo proposito l'annotazione che in tal modo giunge al disprezzo di se stesso. Solo l'amore di e per una donna riuscirà a ridargli un sussulto di dignità e di forza per riuscire a darci un taglio. Tuttavia si troverà davanti ad un'altra difficile scelta, che il film descrive e risolve in modo soddisfacente: mentire al giudice e proteggere ancora il criminale per evitare ritorsioni sulla donna amata, o dire la verità e rischiare la propria e di lei vita?
Solo raramente il cinema oggi si occupa di simili questioni morali, anche perché spesso vengono bollate come inconsistenti e idealistiche, dal momento che bisogna guardare semplicemente a quello che "conviene" fare. Invece così non è. Uno di questi pochi film forse è "Michael Clayton", che in fondo si incentra sulla stessa problematica.
Il problema del "cosa ho fatto della mia vita" o del "cosa sono diventato" viene posto anche al gangster dal discorso dell'avvocato, il quale, dopo aver ritrovato la sua, cerca di risvegliare la coscienza dell'altro tramite la rievocazione di un bell'episodio della loro giovinezza. Le loro scelte, però, non saranno le stesse.
Cyd Charisse mi sembra qui un tantino incolore, mentre buona ritengo l'interpretazione di Robert Taylor nei panni del tormentato avvocato. Bravo anche Lee J. Cobb nel ruolo del gangster prepotente e finto buono quando vuole ottenere qualcosa. Nicholas Ray, dal canto suo, dà un'altra prova della sua bravura.

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