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All'ombra di una colt

Regia di Gianni Grimaldi vedi scheda film

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La recensione su All'ombra di una colt

di giurista81
6 stelle

Piccolo western che parte in quarta marcia grazie a degli azzeccatissimi monologhi sulla figura del pistolero ("un pistolero è vecchio a 20 anni, perché ha sempre un piede nella fossa") scritti con gusto crepuscolare da Gianni Grimaldi e dei titoli di apertura memorabili in cui vengono mostrati una serie di dipinti coloratissimi commentati dalla voce di Glauco Onorato (doppiatore, tra gli altri, di Bud Spencer) intento ad accompagnare la colonna sonora. Il resto del film, pur mantenendosi su livelli onesti e sufficientemente spettacolari, non è all'altezza del prologo (in cui compare, tra gli altri, Aldo Sambrell). Il soggetto è una via di mezzo tra un film di Sergio Leone (viene riproposto il paesino che segnava l'inizio de "Per un pugno di dollari") e uno di Joaquin R, Marchent (pistolero che vuole farla finita con gli omicidi per imparare a coltivare la terra per l'amore di una donna). Il tutto viene poi sviluppato in un modo visto e rivisto, con i classici bulletti locali al soldo di un ricco possidente che tengono sotto scacco l'intera cittadina (la mitica Providence, terra natale dello scrittore H.P. Lovecraft) minacciando i poveracci e uccidendo i capi di bestiame dei contadini ribelli. Il protagonista debellerà la banda in un finale un po' inverosimile e frettoloso (non si capisce perché il padrone di Providence abbia tanta furia nel voler uccidere l'uomo che ha ingaggiato per far fuori lo straniero) in cui si scontra con il padre della propria moglie colmo di rabbia per gelosia. Poco verosimile anche il comportamento del protagonista che sotterra prematuramente la propria pistola ("che razza di agricoltore sei: semini pistole?" gli dice un contadino, ottenendo per risposta: "si, ma con la speranza di non raccoglierle mai"), sapendo di dover fare i conti con i pistoleri del padrone della città che faranno di tutto per ammazzarlo. Poco curate le caratterizzazioni dei personaggi.
Piccola curiosità per quanto concerne la colonna sonora (non più che sufficiente) firmata da Nico Fidenco che, per l'occasione, fa il suo debutto nel western.
Cast artistico piuttosto povero che non offre interpretazioni particolarmente memorabili. Assai carina Helga Liné la cui grazia ed eleganza va di pari passo con la falsità e la cattiveria del suo personaggio.
Onesto. voto: 6

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