Regia di Peter Del Monte vedi scheda film
Manca la magia del racconto, ed è troppo evidente il simbolismo morale e sociale.
Sessantottini, infantili e lontani sempre di più da una maturità che li avvolge sempre di più in un mondo inesistente e "Fumato", figli di questi(nati nel '68) che devono affrontare il mondo a 13 anni, già da adulti (che poi sarebbero i poco più dei ventenni di oggi, mi viene da ridere!!).
Questi si trovano già ad affrontare i figli, ed ad inserire i genitori nella società, ma con l'aiuto , anche dei nonni, riusciranno nell'intento.
Favola, che fa ricordare un po' da lontano Miracolo a Milano, non per il tema, ma per lo stile del racconto , a cui forse il film si voleva ispirare...; lontano mille miglie, addirittura alle volte diventa pedante e noioso, recitazione troppo statica e quasi letta, insomma non si salva molto o niente, anche se parte da un'idea di Zapponi, che evidentemente non ha inciso molto.
Un ragzzino di 13 anni diventa padre, e deve sopperire al figlio ed hai genitori
Carpi chiamato nel ricordo del Pinocchio di Comencini, ma la funzionalità della musica non riesce a far appianare i problemi del film
Agli inzi nel ruolo del padre, ha già i germi della recitazione, nervosa e morbosa..
Secondo Ruolo di questa attrice scoperta da Scola in Passione d'Amore, dopo quel ruolo era difficile pensarla ancora la cinema, ma in effetti ha fatto dell cose piccole, pur avendo le capacità
Il bambilo piccolo, quello forse diretto meglio
Impostato troppo alla lettera, troppo ingessato, ma non per colpa sua, i bambini fanno quello che dice il regista
Un errore di percorso di questo regista intelligente ed intellettualmente stimolante, un poeta del nostro cinema, molto spesso offeso da certa critica davvero "maleducata"!
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