Regia di Gary Fleder vedi scheda film
Gangster story di chiara ispirazione tarantiniana che dispensa più filosofia che non azione. Eccellenti la creazione/presentazione dei personaggi e l'idea dei continui breaks della “Afterlife Advice”.
Il film di Gary Fleder, la sua opera prima (restata anche una delle poche) destinata al grande schermo, risente certamente dell'influenza del recente (all'epoca) “Pulp Fiction” tarantiniano e della sua innovativa verbosità all'interno di un film d'azione. È questa infatti una Gangster story con in canna più filosofia che non azione. E questo -quando situazioni e dialoghi sono adeguati, come in questo caso, appunto- è un pregio. Eccellente la creazione/presentazione dei personaggi e molto bella l'idea degli intermezzi con le registrazioni video della “Afterlife Advice”. Ottimo Andy Garcia prima dell'inizio del precoce declino.
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