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I fratelli Sisters

Regia di Jacques Audiard vedi scheda film

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La recensione su I fratelli Sisters

di champagne1
7 stelle

Due fratelli, bounty-killer al soldo del "Commodoro", cercano e uccidono chi si para davanti al boss. Non per avidità né per senso di giustizia: solo perché non sanno fare altro. Ma l'ultimo viaggio alla ricerca di un damerino, una sorta di chimico/filosofo che ha in mente di dare vita alla società perfetta, anarchica e solidale, li porterà davanti a un bivio...

 

 

Rivisitazione del genere western in maniera moderna: la corsa all'oro che sta facendo nascere nuove cittadine da un giorno all'altro (il film si apre con il montaggio di una casa, mettendo insieme i pezzi prefabbricati un po' come si fa con le scenografie a Cinecittà); ma l'oro qui è visto più come la pietra filosofale, frutto dell'ingegno dell'alchimista, e peraltro interpretato come il mezzo non il fine della ricerca stessa; personaggi dalle complesse sfaccettature psicologiche, in cui domina il rapporto con un padre-padrone che in qualche modo ha condizionato azioni e scelte successive e questioni adolescenziali pare mai risolte; il piacere della esplorazione, dello spostamento un po' più in là della demarcazione della frontiera, ma anche la gioia del ritorno a casa a farsi ricevere dal sempiterno amore materno.

Della tradizione restano gli spettacolari paesaggi (salvo poi venire a sapere che le riprese si sono fatte fra Spagna e Romania) e spettacolari sparatorie, ma senza che vengano quasi mai inquadrati i corpi nel momento in cui ricevono il colpo, mostrate nella drammatica immobilità della morte senza preludi di torsioni funamboliche o cadute dall'alto.

 

 

Fotografia che predilige l'uso di obiettivi telescopici utili per mostrare i primi piani e forse anche, togliendo profondità allo spazio, a focalizzare drammaticamente i personaggi.

Mostrato in maniera realistica, sonora e visiva, il funzionamento delle pistole in uso all'epoca, soprattutto con i bagliori della polvere da sparo ad ogni colpo esploso: ragion per cui la prima scena (una sparatoria al buio nella prateria) non mostra uomini in azione ma solo lampi di luce che divagano qua e là, come nugoli di lucciole cattive nella notte profonda.

 

 

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