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La caduta degli dei

Regia di Luchino Visconti vedi scheda film

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La recensione su La caduta degli dei

di mmciak
10 stelle

"La Caduta degli dei" diretto nel 1969
da Luchino Visconti,devo dire che
è splendido.

La storia si svolge in Germania nel 1933,
e racconta che il vecchio Joachimdella famiglia Von Essenbeck,
è intenzionato a passare la mano ai figli tra cui ci sono fautori
e oppositori di Hitler.

Tra i parenti più stretti c'è anche un simpatizzante delle SS,
che vuole approfittare dei loro rapporti tesi per poter
sbarazzarsi di loro.

Il Film è una Produzione Italo-Tedesca e rappresenta
l'11° Lungometraggio del Maestro Luchino Visconti,
che questa volta porta sullo schermo il Romanzo
di Thomas Mann e l'inizio di una trilogia e anche
di un filone che in un periodo portò fortuna al
Cinema Italiano fino alla metà degli anni '70.

Comunque il regista ci porta dentro a questo
quadro di famiglia in un interno, dove il proprietario
delle acciaierie,che non ha ha avuto mai simpatie per
il regime che sta prendendo potere ma deve trattare
con loro, lascia la presidenza a un uomo gradito a loro
vicino alle SA,ma poco dopo lo uccidono e il figlio da
la presidenza a un altro.

Insomma il tutto si snoda tra dissidi,arrivismo e ambizione,
per un linguaggio narrativo potente e uno sguardo freddo
e violento dettagliato in ogni particolare,e ben scritto dove
il Maestro vuole cogliere la sete di potere dell'individuo
che non gli basta mai, perché vogliono prendersi tutto,
fino alla autodistruzione.

Il Maestro ti sa coinvolgere in tutto il complesso,
e chi sa la storia del Nazional-Socialismo
in Germania aspetta solo gli avvenimenti
tragici quando poco dopo Hitler ha preso
potere come ad esempio la scena sanguinosa
della "Notte dei lunghi coltelli" che è straordinaria
per com'è realizzata,prima e dopo la strage,
che sancì la fine dei vertici delle SA, riuniti
nella cittadina di Bad Wiesseeee,e il potenziamento delle
SS.

Il Film all'epoca fu vietato ai minori di 18 Anni
per l'uso estremo della violenza e del nudo,
che va a finire addirittura all'incesto che non
ti aspetti, e devo dire che per l'epoca Visconti
ha fatto un Opera coraggiosa dove il suo sguardo
andava al di là dell'Autoriale e di narrarci questa
dinastia schiacciata tra corruzione e lotte di
potere fino al declino sullo sfondo degli eventi appena successivi
alla presa del potere di Hitler,all'incendio del Reichstag,alla
"Notte dei lunghi coltelli",scritto prima.

Da segnalare la ottima direzione degli Attori dove
il Cast è affiatato dove figurano:
Dirk Bogarde, Ingrid Thulin, Helmut Griem,
Renaud Verley, Umberto Orsini,Reinhard Kolldehoff,
Albrecht Schönhals, Florinda Bolkan,Nora Ricci, Karin Mittendorf,
Valentina Ricci, Charlotte Rampling, Helmut Berger e Ester Carloni.

Invece nel reparto tecnico segnalerei la splendida
Fotografia di Pasqualino De Santis e Armando Nannuzzi,
che gioca tra il rosso il verde eccentuati dando colore
al tutto molto forte,le tese musiche di Maurice Jarre, Walter Kollo
e  Willy Kollo e le scenografie di Vincenzo Del Prato,
che rendono una messa in scena e ricostruzione
del periodo ineccepibile.

In conclusione a mio parere uno dei
Capolavori del Maestro, che con uno
sguardo gelido e violento ci descrive
l'atmosfera che si viveva in Germania,
poco dopo l'entrata di Hitler al potere,
con i vari accadimenti storici,con una
gioventù senza valori e maligna, e dove
ognuno dei personaggi ha degli scheletri
nell'armadio, con l'obbiettivo della sete
di potere che porta alla depravazione,
alla pedofilia fino alle vittime e alla morte
violenta, verso un regime che non guardava
in faccia a nessuno pur di raggiungere
quello che voleva, e ti rimane un pugno
allo stomaco.

Il mio voto: 8,5.

 

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