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Lo svitato

Regia di Carlo Lizzani vedi scheda film

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La recensione su Lo svitato

di mmciak
8 stelle

"Lo svitato" diretto nel 1956 da Carlo Lizzani,
devo dire che mi ha fatto divertire.

La storia si svolge a Milano e racconta che
Achille è un fattorino della redazione di un
giornale milanese che viene scambiato per un giornalista.

Finché un giorno conosce Gigi,un imbroglione,che
decide così di approfittare dell'ingenuità e delle velleità
giornalistiche di Achille,e con lui conosce anche Claudia,
che lui è attratto e la sua ragazza che lavora nello spettacolo
che è Diana.

Il Film prodotto dalla Galatea E.N.I.C. si colloca
nella nostra "Commedia all'Italiana" ed è un progetto
dell'Attore Dario Fo,futuro "Premio Nobel",che
scrive il soggetto e la sceneggiatura è scritta
insieme a un bel gruppetto di persone come
Fulvio Fo-Augusto Frassinetti-Massimo Mida-
Bruno Vailati e Carlo Lizzani,che figura in
cabina di regia,ed è al suo 4° lavoro,
e dove appunto collabora anche Fo,
promotore del progetto,che si ritaglia
la parte dello "svitato" protagonista
Achille.

Quando comincia si vede la Milano della fine
degli anni '50,alla vigilia del boom economico,
ma già si sente aria di questo,proprio per
questi rumori e il caos che c'è in città,
dove Achille corre per andare in redazione,
fa la corsa con il tram e si scontra con la
gente,ma prima di andare lì va al centro
sportivo Mediolanum a vedere la gente che
si allena,ma soprattutto a vedere un pugile.

Ma solo dopo si scopre che fa il fattorino,
che ha in mente date di tutto e quelli del
giornale gli chiedono tante cose,ma ha ambizioni
giornalistiche,anche se qualcuno l'ha già preso
tale che è Gigi,un tizio strano,fidanzato con
una ragazza d'avanspettacolo e contempo a conosciuto
anche Claudia,che si innamora di lei per la innocenza
e semplicità,anche se a volte l'apparenza inganna.

Nel complesso sono molti i siparietti azzeccati,
come quando in redazione di notte sono presi
quasi in ostaggio da un latitante,quando lui
fa 2 chiamate contemporaneamente in un bar
con i telefoni a gettoni e quando tentano
il colpo rubando dei cani per la mostra,
che richiamano molto le comiche.

Da segnalare la buona direzione del Cast
dove figura anche una giovanissima,
bellissima e prosperosa Franca Rame,
che ha nelle parole uno dei tormentoni
dicendo:"Hai realizzato?" e dove figura
anche:
Giorgia Moll-Leo Pisani-Riccardo Tassani-
Umberto D'Orsi-Carlo Bagno-Antonio Cannas-
Cioni Carpi-Giancarlo Cobelli-Franco Ferrari-
Amedeo Girardi-Umberto Molino-Laura Piatesi-
Enrico Rame-Relda Ridona-Gianni Tonolli-
Alberto Bonucci e Franco Parenti.

Invece nel Cast tecnico segnalerei
le scenografie di Mario Sertoli,
la suggestiva fotografia in bianco e nero
di Armando Nannuzzi e le musiche di
Roberto Nicolosi,che rendono bene una
efficace messa in scena.

In conclusione una buona Commedia simpatica,
con un regista dietro la macchina con gli
attributi e davanti un futuro premio Nobel
come Dario Fo,che già fa vedere la sua
mimica facciale e versatilità,in uno dei
non tanti Film che ha interpretato,e dove
con il pretesto di raccontare la storia
di Achille,fa una feroce satira sul giornalismo,
che all'epoca era come la Tv di adesso,
che basta un fatto di risalto e diventi
famoso,ed è uno spaccato d'epoca per
come si vede la Milano (e L'Italia)
di allora.

Il mio voto: 7.

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