La recensione su Fabricated City

di alan smithee

5 stelle

FAR EAST FILM FESTIVAL 19 - UDINE

Un giovane studente esperto di videogames, che si barcamena offrendo, per diletto e voglia di indipendenza, la propria attitudine agli appassionati del settore e costruendo avveniristici videogames action mozzafiato, viene contattato da una giovane cliente che lo supplica di riportarle, dietro lauto compenso e sino al domicilio della stessa, il cellulare da lei dimenticato nel laboratorio del ragazzo.

Recatovisi come da istruzioni, il ragazzo scopre a sue spese di essere stato raggirato e, dopo un colpo a sorpresa ricevuto alle spalle che lo lascia a terra privo di sensi, si risveglia pieno di sangue, catturato dalla polizia che lo arresta come unico imputato in omicidio di primo grado ai danni di una minore, figlia di un pezzo grosso della giunta governativa locale.

Inutile si rivela presto anche la difesa legale, ed il giovane viene riconosciuto colpevole, e rinchiuso in un carcere di massima sicurezza ove non tarda a venire sottoposto ad angherie e torture indicibili da parte della pericolosa fauna locale, mentre la madre combattiva e distrutta dal dolore cerca in tutti i modi di far riaprire il caso, sicura dell'innocenza del proprio figlio.

Un diabolico e machiavellico piano si scoprirà alla base di un intrigo che coinvolge i pezzi grossi dell'amministrazione locale e presenta anche connivenze con le forze dell'ordine; le stesse che hanno trovato nel brillante giovane informatico, il loro agnello sacrificale, pronto a coprire tutte le loro nefandezze e i loschi raggiri corruttivi che li vedono come i veri unici responsabili.

Action movimentato e girato nel rispetto di momenti e situazioni di discreta tensione, ma che utilizza le situazioni carcerarie ormai ampiamente ed esaustivamente sviscerare da un vero e proprio filone cinematografico che è il "prison movie".

Fabricated City è un blockbuster strutturato convenzionalmente attorno ad un complotto apparentemente irrisolvibile, che trova il modo di dispiegarsi con svolte improbabili, ma di un certo effetto.

Nulla di nuovo, né di realmente ispirato, ma al contrario una convenzionalita' che si mantiene attorno a limiti piuttosto accettabili, a vantaggio di un prodotto di facile consumo destinato a divertire, ma non certo a restare nella memoria.

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