Regia di Brian Smrz vedi scheda film
Travis e' un agente della Red Mountain, un'organizzazione paramilitare impegnata in operazioni "scomode", ritiratosi dal servizio dopo la morte di moglie e figlio. Allettato da un'offerta che non si puo' rifiutare, tuttavia, torna all'opera. Il suo compito dovrebbe essere quello di eliminare un'agente dell'Interpol, a sua volta impegnata nella protezione di un testimone. L'uomo, pero', si fa scrupoli nel portare a compimento la missione, e finisce ucciso dalla stessa agente. La tentacolare organizzazione cui appartiene il sicario, ne recupera il corpo e lo "resuscita", consentendogli di rimanere in vita per 24 ore. Preso atto di cio', Travis si da' alla fuga, schierandosi con la sua "assassina", per fare giustizia della Red Mountain, considerata fautrice delle sue disgrazie. Un film d'azione prevedibile per intreccio e conclusione, impreziosito dalla presenza di Ethan Hawke, che interpreta un personaggio complesso, sebbene non proprio originale. Travis, la cui vita e' stata segnata dalle azioni della Red Mountain, non solo in via diretta, ma anche indiretta - avendone alimentato l'avidita' e corrotto lo spirito - coglie l'occasione per redimersi schierandosi dalla parte dei "buoni". Il film e' ricco di sequenze d'azione, ben realizzate, ma "di routine", che mostrano inseguimenti, sparatorie, combattimenti di ogni genere. Il regista utilizza l'espediente scenico delle allucinazioni, delle quali il protagonista si trova a soffrire nel breve periodo di vita che gli rimane, per mostrare i suoi "fantasmi interiori", madre e figlio defunti, verso cui prova senso di colpa per averli trascurati quando erano in vita; i quali, nel momento di prossimita' alla morte, sembrano chiamarlo a loro con la promessa di un'ideale riunione nell'aldila'. Oltre questo particolare studio del personaggio protagonista, pero', non c'e' molto. Film d'azione piacevole, ma assolutamente ordinario.
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