Regia di Mamoru Oshii vedi scheda film
Quando si parla di Patlabor si sta parlando di una serie rivoluzionaria iniziata con 7 OAV nel 1988 dal gruppo Headgear (team creativo polivalente giapponese attivo nel campo dell'animazione, fondato da Oshii nel 1987; la serie Patlabor è molto ambiziosa e comprende numerose forme di messa in scena: anime, manga, OAV, film).
https://spotlightonfilm.files.wordpress.com/2015/07/patlabor-movie.jpg?w=788
Nel 1989 esce il primo lungometraggio di questo progetto denominato Patlabor:The Movie.
Il film è diretto da Oshii, opera molto importante che prende le distanze dal genere robotico portato alla ribalta internazionale negli anni 70 da Nagai (Mazinga, UFO Robot Goldrake, ecc), continuando invece un'evoluzione del genere iniziata da Y. Tomino con il suo meraviglioso Gundam.
Sinossi: Siamo nel 1999, le più grandi multinazionali hanno costruito su larga scala degli automi denominati Labor, utilizzati principalmente per scopi edilizi, sfortunatamente.....
https://www.animeclick.it/images/Anime_big/PatlaborMovie1/PatlaborMovie12.jpg
Patlabor:The Movie rappresenta uno spartiacque importante per la moderna animazione giapponese, come già scritto in precedenza Oshii rivoluziona il genere "Mecha". Per prima cosa questi enormi Robot non sono più costruiti per scopi bellici e soprattutto sono solo un pretesto inseriti dal regista per sviluppare un discorso molto ampio,riflettendo sul Giappone contemporaneo a tal proposito è evidente la critica all'industrializzazione smoderata giapponese:
«Qui una volta c'era il sole, il mare poi hanno iniziato a costruire piattaforme su piattaforme» Capitano Goto
Oshii è bravissimo a mescolare più generi: il film è essenzialmete un thriller con una trama complessa ma nonostante questo il regista (che da li a poco entrerà nella leggenda sia con il sequel di questo film e soprattutto con Ghost in the Shell) inserisce piacevoli "slice of life" mostrandoci una quotidianità estranea al genere.
Fantascienza,poliziesco e rimandi religiosi si amalgamano alla perfezione , le sceneggiature firmate Kazunori Ito sono sempre una garanzia (ovviamente anche lui è un membro chiave del guppo Headgear).
La regia è meravigliosa, complessivamente Oshii opta per uno stile pulito e molto quadrato alternati a slanci autoriali come dimostra l'inzio del film: carrellata orizzontale dall'alto verso il basso, campo lunghissimo con soggetto misterioso ripreso di spalle con Tokyo sullo sfondo, primissimo piano sull'occhio di un corvo inoltre nel corso dell'opera il maestro giapponese ci regala oggettive molto particolari conferendo al film un aspetto visivo all'avanguardia :
http://pa1.narvii.com/6195/0614bcfcb6546d3bba84ac405c5948e364875ca7_hq.gif ( dal punto di vista visivo è una delle scene più belle del film)
Oshii riprende alla perfezione anche i pochissimi combattimenti fra Labor, il tutto con stampo realistico ma pur sempre spettacolari :
http://www.ganriki.org/media/2014/patlabor-movie-81.jpg
Patlabor è quindi un film meraviglioso e molto stratificato sia tecnicamente sia contenutisticamente e come sottolineato da Andrea Fontana [A. Fontana, La Bomba e l'Onda, storia dell'animazione giapponese da Hiroshima a Fukushima, Milano, Bietti editore,pp.68, 2013.] questo è «il primo film-pensiero di un regista che introduce nell'universo anime un nuovo modo di messa in scena»
Piccola curiosità: durante la prima scena d'azione viene distrutto un Labor con un designer molto particolare che ricorda i "Tachikoma" dell'universo di Ghost in the Shell; i Tachikoma sono carri armati senzienti di piccole dimensioni omessi nelle versioni cinematografiche di Oshii ma presenti nella serie S.A.C. di Kenji Kamiyama (allievo incredibilmente talentoso di Oshii):
La visione è caldamente consigliata...
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