La recensione su Il caso Moro

di emmepi8

4 stelle

Per seguire Volonté si affrontano anche operazioni non del tutto convincenti, ma certamente non in mala fede. Il punto a sfavore è la stesura del soggetto e la direzione del film, tratto dal libro Giorni dell'Ira di Robert Katz, co-sceneggiato dallo stesso scrittore con il regista e Armenia Balducci, se non sbaglio compagna di Volonté; lo scrittore nel cinema non è mai stato una mente eccelsa, nel senso che le sue sceneggiature non hanno mai dato buoni frutti: Rappresaglia, sempre da un suo libro che destò non poche polemiche, e Cassandra Crossing, un brutto film da dimenticare. La Balducci ha spesso collaborato con Ferrara, ma gli esiti sono sempre stati su questo piano: argomenti forti ed interessanti che si rifanno al nostro grande cinema politico, ma che hanno una base rozza, didascalica e superficiale, tanto che si banalizza la storia,specialmente quando in campo ci sono personaggi veri. La parte migliore di questo film è senz'altro il ruolo di Volontè che da solo regge tutta l'operazione, per cui il film vale la pena di essere visto. Non diciamo che gli argomenti non mancano, ma la mancanza di approfondimento vero drammatizzazione efficace e di spessore lo rendono in certi momenti davvero puerile Il tema della linea dura ed il compromesso, c'è, ma emerge in maniera mistificata e poco incisiva, le tesi che il libro proponeva, che fu edito in Italia dopo tre anni dalla sua pubblicazione in Usa, non riescono a raggiungere la polemica forte che invece lo scritto lanciava, anche come denuncia della situazione politica in special modo all'interno del partito della Dc. La posizione della famiglia è rimpastata all'acqua di rose, ponendo solo dei particolari che non affrontano il vero dramma e la peculiarità del problema, Quindi operazione monca, in cui si accerta la sua validità solo nell'interpretazione del grande attore, che da solo riesce a coinvolgerci nel gioco politico e umano in maniera forte ed emozionate. Si ammira il coraggio di Ferrara di affrontare la polemica, ma certamente la lode si ferma ai suoi propositi, che una volta diventati film, si banalizzano in maniera poco efficace