Regia di Riccardo Valsecchi vedi scheda film
Documentario su David Duke, ex leader del KKK, antisemita, razzista, xenofobo, apertamente nazista e fiero sostenitore di Trump.
Il personaggio è poco noto in Italia, eppure fra il 2011 e il 2013 David Duke ha vissuto in Veneto, nella provincia bellunese, seppure sotto mentite spoglie. Scoperto, è stato ricacciato negli Stati Uniti, dove ha proseguito indisturbato la sua campagna mediatica fatta di odio, razzismo e follia. Sì, perchè Duke è un personaggio potente, che sa muoversi bene su internet e con un bacino di ascolto sorprendentemente ampio e capace di suscitare, così come reazioni di pesante disgusto, l'ammirazione e il sostegno di vaste folle. Il trucco è sempre lo stesso, identico per tutti i leader xenofobi, fascisti, razzisti del terzo millennio (come d'altronde in Italia sappiamo fin troppo bene): spararle grosse, teorizzare complotti e cospirazioni al limite del paradossale e lasciare amplificare il tutto dall'onda lunga del web. In questo modo Duke ha sostenuto l'elezione di Trump, considerandolo niente più che un mattoncino nella sua (di Duke!) scalata verso il potere; dal canto suo, come vediamo nel film, Trump ha sempre fatto il vago di fronte alle domande sull'ex leader del KKK. Il piatto forte di questo mediometraggio (un'ora scarsa di durata) consiste in una approfondita intervista a tu per tu con il soggetto del lavoro: disponibilissimo a parlare di sè stesso e a esporre le sue deliranti teorie, ma ovviamente già meno propenso a discutere le numerose critiche e accuse. Interessante sguardo su una realtà a stelle e strisce che però, come ormai abbiamo amaramente imparato anche sulla nostra pelle, non riguarda soltanto la società e la politica americana; Riccardo Valsecchi - bolognese, classe 1975 - ha alle spalle già una buona esperienza in giro per il mondo, che gli ha permesso di mettere a segno qualche corto e qualche altro documentario in lingua tedesca. 6/10.
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