Regia di Yorgos Lanthimos vedi scheda film
"Bisogna muovere dall'errore e convincerlo della verità" L. Wittgenstein
Quali sono gli elementi stabili in questo esistere? Crediamo di avere le risposte, ma le risposte che abbiamo sul come del mondo, dice Wittgenstein, non ci aiutano a sciogliere gli enigmi dell'esistenza. Proprio perchè in quanto enigmi non hanno alcuna risposta. E non è un caso che lo stesso Wittgenstein si sia interessato al "Ramo d'oro" di G. Frazer, di cui criticherà il modo di analizzare un fenomeno, come quello delle credenze magiche, che non poteva trovare una spiegazione nel consueto modo con cui costruiamo il nostro discorso sulla verità.
Vi è un limite oltre al quale non possiamo più pretendere di essere esplicativi ed ogni nostro tentativo in tal senso non può che portare ad una stortura nel nostro modo di intendere le cose. Ci sono cose semplici (non più di semplici) ed altre che provando a ridurle a cose semplici diventano estramente problematiche perché non hanno nessun senso, diventando difficili.
Il tentativo di spiegare l'inspiegabile trova nel mito una sua prova, ma se il mito dovesse diventare troppo reale le cose si mischierebbero dando vita ad una serie di eventi improbabili che normalmente non sarebbero associati a certe determinate situazioni. Non è semplice riuscire a comprendere, né ammettere che molti dei moventi delle nostre esistenze siano spesso di natura irrazionale e molta della nostra conversazione ne è imbevuta dando vita a notevoli fraintendimenti oppure nel peggiore dei casi, a mio avviso, a dei convincimenti che fanno leva sull'errore dell'altro.
Credo che non sia nell'errore lo sbaglio ma in chi fa dell'errore un motivo per convinvere gli altri della propria verità che è altrettanto errata quanto l'errore di partenza.
Le rappresentazioni di qualcosa che non esiste hanno a volte il merito di chiarire cosa davvero esiste.
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