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Wyatt Earp

Regia di Lawrence Kasdan vedi scheda film

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La recensione su Wyatt Earp

di Enrique
4 stelle

Fresco fresco della visione di Tombstone (improntato “anche” sulla celebre sparatoria all’O.K. Corral) ho pensato bene di bissare la visione del film, nel senso di vedere un altro film che avesse pur sempre ad oggetto le imprese del celeberrimo sceriffo Wyatt Earp, stavolta realizzato da L.Kasdan che col cinema western aveva già dimostrato familiarità attraverso Silverado (fra i cui interpreti figurava già il buon vecchio K.Costner). Certo, le premesse non erano affatto incoraggianti (il film sarebbe durato ben 190 minuti!!! Ma d’altronde c’era da aspettarselo; in quel periodo Kostner era ingaggiato solo per ruoli in film di improponibile durata), ma l’opportunità di veder recitare assieme alcuni grandi attori che stimo, nonchè la necessità di dimenticare la mediocre “trasposizione” (della vita di Earp sul grande schermo) realizzata da G.P. Cosmatos per fissare, piuttosto, nella memoria un più degno omaggio cinematografico alle gesta di questo illustre patriota americano, rendevano l’occasione sufficientemente ghiotta.
Ora; dii certo L. Kasdan deve aver studiato a fondo il quasi coevo Tombstone prima di girare il film. Nel film di G.P. Cosmatos non c’era traccia del passato di Wyatt (se non gli strascichi della fama) sicchè Kasdan avrà pensato “cosa buona e giusta” di rimediare, lui, a quell’imperdonabile gap.
E bravo il mio pollo! Il risultato è davvero misero (direi, inversamente proporzionale alla durata): davvero non so come (io) sia riuscito a rimanere sveglio fino alla fine del film (3 ore e mezza con gli stacchi pubblicitari!). Non è che il film fosse di per sè brutto, ma, semplicemente, era prolisso, pedante e “spento”. Era un refrain inceppato (perché interminabile) dell’ “ordinarietà”. Il supporto musicale, poi, era, sì, enfatico (comunque non eccessivamente per fortuna) e decoroso (come si confà per le grandi occasioni), ma davvero non si capisce quale scena avrebbe potuto beneficiarne. Ecco, una scena la salvo (l’incontro fra Wyatt e l’altrettanto leggendario Doc Holliday), ma tutto il resto? Decisamente non pervenuto.

Incredibile ma vero, dunque: forse questo Wyatt Earp è l’unico personaggio storico che (nonostante tutte le pistolettate ricevute) ha goduto di maggiore rispetto da vivo che da morto (sic!), per la gioia di banditi e manigoldi: fustigati a suo tempo da Earp, hanno ottenuto, bella fredda come vuole il detto, la loro vendetta.

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