Espandi menu
cerca
Bronx 41º distretto di polizia

Regia di Daniel Petrie vedi scheda film

Recensioni

L'autore

hallorann

hallorann

Iscritto dal 7 ottobre 2009 Vai al suo profilo
  • Seguaci 90
  • Post 12
  • Recensioni 610
  • Playlist 15
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi
Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Bronx 41º distretto di polizia

di hallorann
6 stelle

Il critico, ora in pensione, Claudio G. Fava diceva alcuni anni fa: “Se al cinema non ci sono film polizieschi non mi diverto…”. Come dargli torto. Oggi che i polizieschi di buona fattura latitano è bene riesumare questo vecchio film del 1981 interpretato da Paul “Occhi di ghiaccio” Newman. Il sergente Murphy lavora al 41° distretto del Bronx, il quartiere più popoloso e degradato di New York. Egli è un uomo di spirito, disilluso, fisicamente arrugginito e soprattutto  onesto, per questo “difetto” viene retrocesso di grado. Il distretto in cui presta servizio, soprannominato Fort Apache, è un ricettacolo di colleghi subdoli, corrotti e meschini ed è il crocevia della peggiore feccia delinquenziale. In seguito all’uccisione di due agenti è stato nominato un nuovo capitano ligio al dovere e all’onestà, suo obiettivo è quello di ripulire un ambiente fetido e lassista, compito per niente semplice ma trova in Murphy un leale e sicuro alleato, il quale denunciando un grave episodio di omertà ritroverà grinta e morale perduti. BRONX…è un poliziesco classico e ribelle nel contempo, dalla solida struttura filmica, figlio dei settanta appena conclusi, un SERPICO più scanzonato e meno cruento, meno etico e più ribaldo, il regista Daniel Petrie è un valido mestierante ma non ha l’autorialità e l’autorevolezza di Sidney Lumet. Non c’è dubbio che la pellicola è costruita per un buon 70 % addosso a un sommo attore come Paul Newman che nel passaggio tra vecchia e nuova Hollywood ci guadagnò. Il suo sergente non è altro che l’ennesimo tassello di una lunga galleria di personaggi “loser”, insofferenti all’establishment, sempre pronti all’ironia e all’autoironia, cominciati nel 1958 con FURIA SELVAGGIA e proseguiti con LO SPACCONE, NICK MANO FREDDA, BUTCH CASSIDY, LA STANGATA, BUFFALO BILL E GLI INDIANI e tanti altri fino ad arrivare a LA VITA A MODO MIO. Una vera leggenda d’attore che in BRONX (e non solo qui) si ricorda per il famigerato e personale approccio al metodo dell’Actor’s Studio, fatto di gesti apparentemente casuali e spontanei, in realtà ponderati fino alla maniacalità compresa l’indimenticabile corsa con il fiatone. BRONX… contiene una delle battute più formidabili sentite al cinema che merita di essere riportata nonostante la sua crudezza: “…ha leccato così tanti culi che si pulisce il naso con la carta igienica…”.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati