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Un'anima divisa in due

Regia di Silvio Soldini vedi scheda film

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La recensione su Un'anima divisa in due

di mm40
4 stelle

Il viaggio che unisce due persone dai caratteri molto diversi, che le fa conoscere e fa imparare a ciascuna qualcosa di più sull'altra e quindi sul mondo, sulla vita, sull'umanità; l'unione di due mondi in apparenza non comunicanti, l'amore che sboccia dove meno se lo si potrebbe aspettare; la società che respinge i 'diversi' (in questo caso gli zingari, gli stranieri senza fissa dimora, i mendicanti) e che impedisce loro - se non addirittura li costringe - a non omologarsi; dentro a Un'anima divisa in due, secondo film diretto da Soldini, c'è tutto questo e molto altro, in una sceneggiatura da lui scritta insieme a Roberto Tiraboschi. Ma a ben guardare cosa c'è di nuovo in tutte queste riflessioni, qual è l'aspetto particolarmente interessante, innovativo, acuto della vicenda? Probabilmente si tratta di uno dei primi film che nel cinema italiano si occupano dell'immigrazione cercando di inquadrare al tempo stesso anche la prospettiva dell'immigrato, senza i soliti e facili pruriti moralisti; eppure Un'anima divisa in due non rinuncia a qualche stereotipo di troppo nella caratterizzazione della protagonista (Maria Bakò, esordiente e piuttosto brava, che però non continuerà la carriera da attrice) e non suggerisce altro che un generico atto - sia pure sussurrato - di denuncia verso la malafede e il pregiudizio nei confronti del 'diverso' di cui sopra. Argomento spinoso, comunque, che nei successivi anni diverrà uno dei principali trattati dal nostro cinema; questo va senz'altro riconosciuto all'opera di Soldini, che mette in scena con buona solidità una storia di poca azione e molta suggestione nella quale mostra il meglio di sè il protagonista maschile, Fabrizio Bentivoglio (coppa Volpi a Venezia: giustissima). Ruoli minori per Felice Andreasi, Ivano Marescotti, Giuseppe Cederna e Renato Scarpa; bella fotografia di Luca Bigazzi; finale amaro-irrisolto che lascia (e volutamente, certo) solo punti interrogativi. 5,5/10.

Sulla trama

Milano. Il guardiano di un grande magazzino e una zingara taccheggiatrice, dopo una serie di incontri-scontri, finiscono per sentirsi attratti l'uno dall'altra e viceversa. Decisi a cambiare vita insieme, partono per Ancona. Il viaggio sarà l'occasione migliore per conoscersi a fondo.

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