Espandi menu
cerca
Il permesso - 48 ore fuori

Regia di Claudio Amendola vedi scheda film

Recensioni

L'autore

Furetto60

Furetto60

Iscritto dal 15 dicembre 2016 Vai al suo profilo
  • Seguaci 45
  • Post -
  • Recensioni 2007
  • Playlist -
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Il permesso - 48 ore fuori

di Furetto60
6 stelle

Discreto"noir metropolitano"

4  detenuti nel carcere di Civitavecchia,ottengono un permesso di 48 ore.Una ragazza benestante Rossana, figlia di diplomatici,sconta una robusta pena per traffico di supefacenti,in sostanza non è una criminale,ma solo una ragazza inquieta e anticonformista, che si è spinta in un maldestro tentativo di  ribellione,rispetto ai genitori,poi c'è Angelo, un ragazzo di borgata, che invece si trova in prigione per rapina,ma durante la detenzione,ha cambiato atteggiamento, ha preso una laurea in giardinaggio estetico e sta maturando una nuova coscienza,lui finirà per innamorarsi,ricambiato, di Rossana,poi  Donato,condannato innocente,che  prova a salvare la moglie dal baratro della prostituzione, cui l'ha obbligata  un ripugnante magnaccia,ma in sostanza, riesce solo a vendicarla, immolandosi, infine Il quarto,Luigi un  omicida,che cerca e forse trova,per il figlio,ingenuamente, emulo delle gesta paterne,scivolato in un brutto guaio, un riscatto che per lui, è ormai  impossibile.Rossana e Donato, tra tentennamenti e tentazioni, riusciranno a salvarsi  dalla perdizione e alla fine torneranno in galera,per  scontare il residuo di pena e si spera per  ricominciare una nuova vita, per gli altri il destino sembra segnato.

Claudio Amendola, regista oltre che attore,nella parte di Luigi,gira un noir metropolitano abbastanza ambizioso, le vite  dei quattro protagonisti che hanno storie, età e culture differenti, ma sono accomunati dal dolore e l'angoscia di individui, lasciati fuori dalla società,si sfiorano e in qualche caso s'intrecciano,per dar voce,al malessere umano e sociale,che affligge il sottobosco della capitale,quello che ne vive ai margini,tra degrado e miseria morale ed economica,sono sostanzialmente dei perdenti,nemmeno cattivi, ma incarogniti da un mondo che non li capisce e li rigetta fastidiosamennte.

Il lavoro del regista è valido,nei contenuti,anche se un pò  didattico e didascalico.

Buona la recitazione,di tutti,Luca Argentero,in un ruolo atipico se la cava egregiamente. 

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati