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Brazil

Regia di Terry Gilliam vedi scheda film

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Thrombeldimbar

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La recensione su Brazil

di Thrombeldimbar
8 stelle

Il buon Terry Gilliam ed il suo cinema possono non piacere per diversi fattori, perchè l'egocentrismo autoriale del regista si rivolge ad un'arte senza misure nè compromessi, così morbosa e grottesca che può spiazzare non poco il cinefilo più pragmatico tradizionalista. Ma che evidentemente nulla toglie allo stimato cineasta, avendo sviluppato il proprio peculiare stile, di aver acquisito un vero marchio di fabbrica indistinguibile.

Le sue opere sono riconoscibili da subito, e questo già di per se rimane un grande pregio da non sottovalutare. Brazil naturalmente non fa eccezione essendo capace di raccontarci una storia ed un futuro prossimo ultradimensionale che ricorda, vagamente, una storia orwelliana personalmente rimaneggiata dallo stesso, che sa prendersi gioco delle paranoie, degli stupidi vizzi e dei difetti della comunità umana tutta. 

 

Sam Lowry vive e lavora in questo mondo fantastico come impiegato del Ministro dell'informazione governato da una burocrazia fantozziana schiacciante e da un cinismo meschino. L'ambiente intorno ad ogni abitante è inquinato, gli attentati di ogni immaginabile natura sono ironicamente all'ordine del giorno, i colori della scenografia e gli ambienti costruiti sono di un kitsch folle, come recitava la "Contessina" in un famoso film comico nostrano, e non è un caso.. A Sam quella vita non piace, alcuni suoi colleghi e in particolare la madre non capiscono cosa frulli nel cervello di un individuo così "fuori dal mondo". Ida (Katherine Helmond) infatti vorrebbe tanto che il figlio si fidanzasse (con un cesso), che cambiasse quell'orribile lavoro non all'altezza dello status sociale di Sam. Fra le molte situazioni paradossali al limite del grottesco che il film contiene, il regista inglese immagina un mondo fittizio che si rivolge anche al cinema di Fellini (così dicono anche se personalmente non ci vedo molte similitudini), fatto di una moltitudine di tubazioni.. che se visto con la giusta prospettiva non rispecchia poi tutta questa fantasia esotica. Tutti questi motivi, e non sono pochi, spingono l'impiegato a farsi quotidianamente dei film onirici romantici cavallereschi. Diventato così un eroe volante dalle ali d'angelo, leggiadro si libra nel cielo come un supereroe. In tutti i sogni c'è sempre una principessa da salvare. Lei è bellissima (lo credo bene.. Kim Greist), e Sam non vede l'ora di addormentarsi nella solitudine della sua stanza per sognare la bella fanciulla ed evadere così da quella noiosa vita che lo attanaglia. Ma un giorno le circostanze sorrideranno al protagonista, in particolare quando vedrà avverarsi con i propri occhi il desiderio più grande, la bella ragazza esiste veramente e abita nei quartieri popolari. La madre però, fra un intervento di chirurgia plastica abominevole e l'altro, non tarda di mancargli di rispetto costringendolo a cambiare lavoro. Per conquistare l'adorata fanciulla deve far chiarezza su un terribile equivoco rimasto celato dalla corrotta istituzione per non sconvolgere l'opinione pubblica. Una sbagliata sentenza di morte che ha mandato al creatore Archibald Buttle, un martire innocente di quella sporca società. C'è stato un clamoroso errore causato da un fastidioso insetto che ha scagionato l'effettivo terrorista, Archibald Harry Tuttle interpretato da un poco presente Robert De Niro. Un presunto funambolico idraulico tutto fare che si è conquistato le simpatie dello stralunato sognatore. Il mitico Gilliam è un regista che ho sempre apprezzato perchè analizza la natura del "sarcasmo spinto" in molte sfaccettature. La comicità ed i suoi derivati è una costante unitaria nell'opera di Terry fin dai tempi degli esordi con i mitici Monty Python. Celebre gruppo comico britannico che ha contribuito non poco a plasmare il cinema del regista. Non posso non costatare che il film da il meglio di se nel finale drammatico quanto autoritario, al termine di tutto ci viene ricordato che ogni sogno deve essere cancellato all'interno di esso. Una storia anche macabra questa, ma che se usati i giusti filtri di ridimensionamento dei colori naturali, ci viene ridefinita una cruda società contemporanea familiare, formata da tutte le ingiustizie e le falsità che l'uomo sa trasmettere da sempre. E che un sognatore come Sam non può più sottrarsi alla sentenza ingiusta e castratrice.. perchè conoscitore di fatti molto scomodi. Era già scritto nel destino, lo sapevano bene loro, d'altronde è la triste ma scontatissima fine che fanno tutti i sognatori in questo mondo fantasy, che ha saputo imitare con successo un altro che allo spettatore resta ben più noto e conosciuto.

 

8/10

 

 

Michael Palin

Brazil (1985): Michael Palin

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