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Mordi e fuggi

Regia di Dino Risi vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Mordi e fuggi

di bepy86
7 stelle

Grande stima ho sempre nutrito nei confronti di Dino Risi che ha ogni volta avuto le abilità e le competenze per dare origine a delle pellicole che venivano apprezzate per il fatto di essere significative e nello stesso tempo non pervase da quella pesantezza di visione che alla lunga stanca e frastorna.

Non solo i suoi capolavori detengono quelle caratteristiche peculiari ma anche quei lavori che non ebbero tanta celebrità quando uscirono o quelli che la persero inesorabilmente durante il corso del tempo.

Tra quelli che oggi risultano meno titolati c'è ''il giovedi'', un film che riuscì a valorizzare al meglio le qualità attoriali di Walter Chiari, che interpreta un padre donnaiolo e perso nei debiti che cerca disperatamente di apparire agli occhi del figlio diverso da com'è in realtà.

Semplice storia nella quale però ci sono delle situazioni che si fanno apprezzare perché dolci e profonde.

Altro film che non diede tanta popolarità a Dino Risi è sicuramente ''fantasma d'amore''.

Quest'ultimo appartiene ad un genere completamente diverso  da quello del film che ho menzionato precedentemente, diventa molto più facile accomunarlo ad ''anima persa'', che ha come protagonista Vittorio Gassman e che porta sempre la firma del regista in questione. Nonostante la diversità di genere, lo stile rimane immutato perchè entrambi i film riescono a far divertire e nello stesso tempo a far riflettere.

Anche ''mordi e fuggi'', che in passato non passò inosservato ma che oggi è caduto ingiustamente nel dimenticatoio, mette in risalto delle verità di rilievo utilizzando, come mezzo per riuscirci, i valori della commedia italiana di una volta.

L'operazione viene portata a termine con dei risultati certamente da non screditare. Il film ripone il suo sguardo su un uomo che riveste un incarico di spicco all'interno di un'azienda farmaceutica e che non si fa scrupoli a commercializzare dei medicinali non sicuri per la salute dei consumatori. Un giorno decide di evadere dalla routine quotidiana pensando di trascorrere la giornata in compagnia della sua giovane e deliziosa amante. Tutto procede per il meglio fino a quando non diventano ostaggi di un gruppo di anarchici che pretendono una somma cospicua di denaro per lasciarli liberi.

L'industrialotto cercherà in tutti i modi possibili di ingraziarseli con la speranza che regolandosi in tale maniera possa sfuggire dalle loro grinfie ma la sua adulazione non porterà ai risultati auspicati.

Arriverà anche al punto di fargli presente che avrebbero dovuto prendersela con un suo amico che, essendo capo di un'azienda molto più importante della sua, avrebbe potuto pagare un riscatto certamente di maggiore spessore.

In quei momenti la paura di fare una brutta fine lo farà diventare ridicolo e per certi aspetti pure divertente, anche se con quello che dice dimostra di essere un calcolatore cinico e spietato.

Ecco queste sono quelle scene che mettono a nudo gli aspetti più truci dell'indole umana e che ci riescono in una maniera tale da non farne sentire tutto il peso perché alleggerite dalla situazione comica che si viene a creare. Nel saperle costruire Dino Risi era un maestro.

Si continuerà su questa scia anche nella parte in cui irrompono con la forza nella dimora del generale in pensione.

Alla fine i rapinatori, con una strategia messa in atto dalla polizia, verranno uccisi... e nel vederli a terra inanimi e sommersi dal sangue, l'industriale proverà una certa compassione per loro perché in quel periodo di convivenza forzata si era in qualche modo affezionato ad essi.

Di fronte alla morte qualche spiraglio di umanità si apre sempre ma ad avere la meglio su ogni cosa rimarranno comunque gli interessi personali: d'altronde anche i familiari dell'ostaggio si appigliavano a qualsiasi pretesto pur di non pagare il riscatto e che dire poi della stampa che andava contro l'evidenza dei fatti pur di difendere l'operato del governo nella gestione del caso.

Dino Risi sapeva delinearla al meglio la realtà con quella sua ironia pungente e sottile che non poteva passare inosservata. Questo ''mordi e fuggi'' è un film della sua filmografia che va senz'altro riscoperto e rivalutato perchè se lo merita ampiamente.

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