Regia di Aldo Fabrizi vedi scheda film
Terzo capitolo, seppure 'non dichiarato', delle disavventure della famiglia Passaguai. Pur non assumendo tale cognome, i personaggi della storia di Papà diventa mamma sono infatti pressochè identici a quelli dei due precedenti lungometraggi diretti da Aldo Fabrizi (La famiglia Passaguai e La famiglia Passaguai fa fortuna). Il padre (sempre chiamato Peppe) è un aspirante farfallone perennemente vessato dalla gelosa moglie, ancora interpretata da Ave Ninchi; e allo stesso modo nel cast tornano Carlo Delle Piane, Giancarlo Zarfati, Luigi Pavese e Giovanna Ralli (ruolino inoltre per il nuovo entrato Paolo Stoppa). In definitiva Papà diventa mamma è una commediola innocente e di poca sostanza, giustamente (poichè non pretende di fare molto di più) retta dalla verve di un ottimo protagonista, che è anche regista e sceneggiatore, insieme a due firme abituali frequentatrici della commedia di quegli anni, cioè Ruggero Maccari e Mario Amendola (soggetto di Piero Tellini). Bianco e nero di Mario Bava, musiche di Carlo Innocenzi, già sui precedenti set di Fabrizi. 4,5/10.
Ipnotizzato per gioco durante uno spettacolo, un padre di famiglia si crede ora una perfetta massaia. Disperazione della moglie e dei figli, anche perchè il mago - l'unico capace di riportare alla normalità l'uomo - ha avuto un incidente ed è diventato strabico, quindi non riesce più a ipnotizzare.
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