Regia di Vittorio De Sica vedi scheda film
De Sica al crepuscolo non è purtroppo più all'altezza della propria immensa fama. E' inutile sottolineare la bravura della Bolkan e di Salvatori, in fondo buona parte della loro interpretazione è puro mestiere su un copione vagamente lacrimevole, ma mai incisivo o originale. Poco rimane di questi cento e passa minuti di drammone di povertà e sfruttamento, femminista quanto basta e tragico anche meno di quanto possa sembrare dalla trama, a causa di una certa sensazione di, come dire?, insipido. Pazienza.
Un'operaia calabrese si ritrova costretta a mantenere da sola la numerosa famiglia; lo stress e la tubercolosi hanno la meglio su di lei, che viene ricoverata in una clinica montana. Qui riprende ritmi di vita accettabili e conosce anche un nuovo uomo e vede in lui possibile speranza per un futuro migliore o per lo meno diverso: così però non sarà.
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