Regia di Phillip Noyce vedi scheda film
Seconda apparizione sul grande schermo per l'agente CIA Jack Ryan. Harrison Ford prende il posto di Alec Baldwin, ma resta questa l'unica buona notizia in un film di spionaggio dove l'azione relega gli intrighi politici in un angolo.
Harrison Ford rimpiazza Alec Baldwin nei panni dell'agente CIA Jack Ryan. Questa la buona notizia. Quella cattiva è che tale lieta novella resta anche l'unica buona notizia in un film di spionaggio di livello certamente inferiore al precedente “Caccia a Ottobre Rosso”. D'altronde quello era targato John McTiernan, un vero mago in tale genere di film, mentre “Giochi di potere” porta la firma di Phillip Noyce, autore australiano che almeno a Hollywood non ha mai impressionato. Il difetto principale di questa trasposizione di Tom Clancy è secondo me il taglio eccesivamente action dato al tutto, mentre la politica (o fantapolitica), che nei film di spionaggio dovrebbe fare da colonna portante dell'opera, resta qui marginata in un cantuccio. La zona “007” è per fortuna ancora lontana, eppure il realismo va qui cercato con il lanternino. Le cose andarono comunque benissimo al botteghino, e conseguentemente l'accoppiata Harrison Ford – Phillip Noyce tornerà due anni più tardi con un altro adattamento di un lavoro di Tom Clancy (“Sotto il segno del pericolo”).
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