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Io speriamo che me la cavo

Regia di Lina Wertmüller vedi scheda film

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La recensione su Io speriamo che me la cavo

di bradipo68
4 stelle

Un pacioso maestro del Nord in prima linea in una scuola di Napoli.Era praticamente impossibile mantenere intatta la struttura del libro di Marcello D'Orta,un libro formato solamente dai materiali didattici dei suoi brillanti e originali alunni .Un libro,un best seller che faceva della spontaneità la sua arma vincente(oltre alla simpatia innata degli alunni).La Wertmuller ha invece reso centrale la figura del maestro e attorno a lui ha fatto orbitare tutta la sua classe con i vari bambini che pur se bravi sembrano come impastoiati in qualcosa di troppo scritto per loro.Il film vorrebbe dare colore locale ma ha sembianze fasulle,vorrebbe dimostrare che la gente del Sud ha sempre risorse tali da cavarsela sempre in ogni occasione ma il tutto assume le sembianze di un pistolotto antileghista,gli scritti dei bambini che nel libro facevano ottima mostra di loro stessi qui sono citati poco e male.Da salvare è l'interpretazione di Villaggio che abbandona tutti i fantozzismi e i fracchismi(se mi passate il termine) e fa venire fuori tutta la sua tenerezza sottilmente malinconica.Un contrasppunto ideale per la banda di piccoli monelli che si trova ad affrontare dopo essere stato mandato a Napoli per un errore del computer.Accanto a lui una folla di caratteristi,volti noti del jet set partenopeo che svolgono ottimamente il loro lavoro.Del film purtroppo non si può dire altrettanto....

Su Lina Wertmüller

senza mordente

Su Paolo Villaggio

bravo in una parte soffusamente malinconica

Su Ciro Esposito

ok

Su Maria Esposito

ok

Su Adriano Pantaleo

non male

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