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I mitici. Colpo gobbo a Milano

Regia di Carlo Vanzina vedi scheda film

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La recensione su I mitici. Colpo gobbo a Milano

di marcopolo30
5 stelle

I fratelli Vanzina realizzano un film a metà tra la commedia e l'heist-movie che seppur lungi dall'essere perfetto resta due spanne al di sopra del grosso della loro produzione. Sorprendentemente molto brava la Bellucci. VOTO: 5

Nel corso degli anni i fratelli Vanzina si sono messi in mostra più per la quantità di film licenziati che non per la qualità di questi. Essendosi mossi prevalentemente nel periodo 1980-2015, periodo cioè in cui il tempo delle produzioni a ritmi serratissimi e incessanti dalle parti di Cinecittà era da un pezzo alle spalle, sorprende che siano riusciti a tenere la media di quasi due film l'anno. Va da se che nessuno sarebbe capace di scrivere e portare in scena così tanti lavori in poco tempo senza che questi scadano mai di livello. D'altronde anche Vanzina padre, meglio noto come Steno e ben più dotato dei figli Carlo ed Enrico, era uno che non si faceva pregare per realizzare -tra un bel film e l'altro- sciocchezzuole alimentari di nessuno spessore. Unica -ma importante- differenza tra padre e figli è che nel cinema di questi ultimi i bei film sono l'eccezione e le sciocchezzuole alimentari la norma. Questo “I mitici”, senza andare troppo lontano, venne realizzato pochi mesi dopo di “Piccolo grande amore” e precede di pochissimo “S.P.Q.R”, due film da far cadere le braccia. E quindi all'interno di cotanto CV “I mitici – Colpo gobbo a Milano” svetta come uno dei lavori più riusciti del regista. Un film nel quale volgarità e sciatteria vengono tenute a bada, e dove la sceneggiatura (Benvenuti, De Bernardi e fratelli Vanzina) non è un semplice pretesto per mandare Boldi e De Sica in vacanza da qualche parte. Il plot vede due elettricisti romani che dopo aver pianificato la più classica delle rapine in gioielleria si vedono per le più svariate ragioni aggregarsi a loro altri personaggi -tutti decisamente pittoreschi- risultando in una scalcagnata banda del buco chiaro omaggio ai “Soliti ignoti” di Monicelli. Non siamo di fronte a un capolavoro, chiariamolo. Il film presenta infatti momenti di stanca e alcuni passaggi un po' forzati nel capitolo heist-movie, ma anche diverse felici intuizioni e una buona dose di ironia. Molto brava, a sorpresa, Monica Bellucci.

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