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Detective Dee e il mistero della fiamma fantasma
di AndreaVenuti
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Detective Dee e il mistero della fiamma fantasma, Tsui Hark, 2010

Maestro indiscusso del cinema hongkonghese, autore in grado di risollevare quasi da solo un intero star system rivoluzionando e creando generi su generi il nostro Hark ormai da un trentennio continua a regalarci enormi soddisfazioni e questo primo capitolo dedicato a Di Renjie rientra di diritto tra i suoi filmoni nonostante un confezionamento da blockbuster di Serie A (i soldi provenienti da Pechino sono serviti eccome).
 
Tsui Hark innanzitutto realizza un wuxia "fantasy" mastodontico ed impressionante, estremamente coinvolgente laddove svariati generi si amalgamano alla perfezione (azione, avventura, horror, fantasy, wuxia, whodunit, ecc) sempre pertinenti ad una narrazione stratificata arricchita da un'intelaiatura visiva sfavillante tra combattimenti coreografici al cardiopalma e Budda alti 200 metri pronti a distruggere edifici imperiali.
Detto questo se analizzato attentamente il film è densissimo di allusioni socio-politiche riguardante il confronto/scontro tra Cina ed Hong Kong, frecciatine clamorosamente bilanciate tra le due parti tali da trovare una perfetta coesione e quindi non scontentare nessuno.
 
Il finale a tal proposito è emblematico con il nostro Di Renjie (Andy Lau), detective dissidente, che si butta a capofitto pur di salvare l'imperatrice (una sorta di villain secondario) e dopo averla ammonita di non commettere più gli errori del passato decide di accettarla definitivamente per il bene della collettività (stile Zhang Yimou con Hero).
Finale indulgente pro-Pechino preceduto però da diversi attacchi d'accusa verso l'autorità dominante, macchina manipolatrice capace di programmare infausti complotti politici atti ad eliminare i dissidenti/potenziali rivali.
 
Nel film comunque non manca l'amore del regista verso la cultura hongkonghese e mi riferisco ad esempio all'omaggio verso ad un caposaldo come Mr. Vampire, qui presente con una sorta di monaco vampiro pronto a seminare il caos.
Fenomenali poi le ambientazioni multiple e la regia stratificata, propensa ad esaltare sia il gesto marziale sia l'ambiente circostante (troviamo anche richiami al maestro Chang Cheh: zoomate improvvise).
Detective Dee e il mistero della fiamma fantasma è l'esempio più riuscito del cosiddetto blockbuster d'autore
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