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Il cinema tra libri e fumetti - Riflessioni sulla purezza e la contaminazione della settima arte
di SalvoVit
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'Ciao, hai visto quel nuovo film tratto da quel romanzo-fumetto?'
'Si, l'ho visto.'
'Ti è piaciuto?'
'Mah...si, è fatto bene ma non è fedele al libro-fumetto quindi non è un film riuscito.'


Una tipica conversazione riguardo ad un qualunque film tratto da un qualunque romanzo o fumetto uscito nelle sale.


Non so fino a quanto questo argomento sia stato già trattato ma vorrei dare una mia visone personale a riguardo.

Molti sono i film tratti da romanzi o fumetti (e alcuni adirittura da videogiochi). In questo caso, non appena la visione del film è terminata, a molte persone, specialmente se hanno letto l'opera da cui deriva, fanno continui riferimenti a quest'ultima. Il giudizio del film risulta essere il frutto del rapporto tra il film ed il romanzo (o fumetto o quello che sia).

Sfatiamo subito il mito. Il libro non può essere meglio del film. Così come il film non può essere meglio del libro. Un fumetto non può essere meglio del film. Così come il film non può essere meglio del fumetto.

In molti '(pseudo)espertoni' di cinema si permettono di giudicare negativamente un film perchè...'non è fedele al libro-romanzo-fumetto-videgioco'.

Ma bisognerebbe capire come sia possibile paragonare un'opera cinematografica con un'opera di qualunque altro tipo. Il paragone è semplicemente impossibile.

Paragonereste una cheesecake con del Grana Padano? Io non credo sia possibile. Credo che nessuno si azzarderebbe a fare il paragone. Eppure dovrebbe essere semplice, tutti e due hanno come elemento principale il formaggio. Allora perchè non poter paragonarli? Semplice, uno è un dolce e l'altro no. Anche se l'elemento principale è il formaggio, il fine che i due prodotti hanno è diverso.

La stessa identica cosa deve valere per il discorso tra i film e i libri (o fumetti) da cui sono tratti. L'elemento principale (trama, storia, universo, personaggi) può essere lo stesso ma si tratta di due prodotti completamente diversi che non possono essere paragonati per nessuna ragione al mondo.

Il fine che i due prodotti hanno è diverso. In un film non può funzionare ciò che invece potrebbe tranquillamente funzionare in un libro o in un fumetto e lo stesso vale per il discorso inverso.

Negli ultimi periodi i cosidetti cinecomics hanno un ottimo successo e ne vengono prodotti svariati ogni anno. La guerra tra amanti dei fumetti ed i film da cui sono tratti è infinita.

Non parlerò dei discorsi inutili e di poco conto come....'La tutina è diversa', 'Il protagonista non gli assomiglia', 'La macchinina è più grande' o cose del genere. In molti criticano i film tratti da fumetti nell'insieme, perchè non è stata...rispettata l'opera di partenza.

Se fosse così, vorrebbe dire che il cinema non dovrebbe vivere di anima propria. Vorrebbe dire che il cinema dovrebbe uniformarsi al pensiero fummettistico (o letterario) e rimanere in quell'idea lasciando da parte il cinema nella propria purezza per servire a chi ama un fumetto (o un libro) una storia che a sua volta potrebbe amare.

Troppi sono gli esempi. Una valanga di questi cinecomics valgono pochissimo ed il motivo è molto semplice. Il pubblico amante dell'arte del fumetto non è capace (nella maggior parte dei casi) di avere una visione universale delle cose e criticando un certo prodotto (magari di ottima fattura) sposta, specialmente ora, le produzioni verso un pensiero che è uniformato al fumetto e non da importanza al cinema. Le produzioni sanno che incasseranno con un prodotto sfornato giusto per far contenti coloro che amano una certa storia e mettono in atto il processo, il quale, però, porterà solo alla fine del cinema nella propria purezza.

Il fumetto è così e quindi anche il film dev'essere così. Seguendo questo discorso i film diventano prodotti anti-cinematografici e definibili come 'vignette fumettistiche in movimento'.

 


Sarebbe questa la perfetta definizione di molti cinecomics degli ultimi tempi. Un esempio perfetto è Sin City. 'Buon film d'intrattenimento'. E' questa la prima reazione che si ha ed è anche vero. Ma non è definibile cinema. La definizione 'vignette fumettistiche in movimento' calza a pennello. Fan-service nella maniera più becera e che non ha nulla a che fare col cinema.


L'esempio opposto è quello di Spiderman. Due saghe, una diretta dal grandissimo Sam Raimi ed un'altra diretta dal poco capace Marc Webb.

 


E' indubbio che qualitativamente e cinematograficamente parlando, la prima saga, quella di Raimi, funziona quasi alla perfezione (se non per un terzo capitolo poco convincente). E' un cinecomics, ma quasi non si vede. Il cinema è la cosa principale ed un ignobile fan-service sarebbe solo controproducente per il cinema visto come espressione artistica.

 


La seconda saga è un'abominio. Eppure, c'è davvero qualcuno che ancora adesso la elogia. E quale sarebbe, secondo voi, l'unico motivo di tale elogio? 'E' un grande film perchè finalmente è fedele al fumetto'. Detto fatto. Il cinema muore. Il fumetto prende il sopravvento e non può assolutamente funzionare.

Tanti sono gli esempi ma è inutile soffermarsi a lungo su di essi. I libri sono libri e devono rimanere tali, stesso discorso per i fumetti. Non si può rendere il cinema un semplice strumento di compiacimento per gli amanti di un'altra arte semplicemente perchè non si accetta un'altra visione artistica, differente da quella che si ama.

Il cinema deve vivere perchè è cinema e non deve abbassarsi a nessun compromesso perchè se lo facesse, metterebbe la firma sulla sua morte.

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