Il primo weekend post-festivo al cinema presenta un numero ancora relativamente ristretto di uscite: i 5 titoli che presentiamo qui sotto, ai quali va ad aggiungersi la riproposizione su grande schermo del Grande dittatore, di Chaplin, in versione restaurata. La causa è certo la relativamente scarsa disponibilità di sale: molte sono ancora occupate dai film di Natale, Quo vado in testa, che continua anche in questi giorni la sua marcia a botte da 1 milione di incassi al giorno. Se non si cambia la squadra che vince, lo stesso può dirsi del film che incassa...
Tuttavia tra i titoli in arrivo ve ne è di interessanti. Lo sarò sicuramente per molti Revenant - redivivo, il nuovo film di Alejandro González Iñárritu con Leonardo diCaprio in odore di Oscar, che si assicura 450 sale: solo una cinquantina di più di quelle che si aggiudica invece il nuovo film di Tornatore. Discreto anche il numero di schermi conquistato da Creed - Nato per combattere: lo spin-off di Rocky avrà 320 schermi. Numeri più piccoli per gli altri due titoli, che stanno sotto ai 100 schermi.
Il film che dovrebbe - infine - offrire l'agognato e mancante Oscar come miglior attore a DiCaprio (ma c'è sempre tempo per una delusione, Leo... ricordati l'anno scorso) è questo nuovo, cupo e testo lavoro di Alejandro González Iñárritu, ormai assurto al tuolo di colui che deve dar voce al côté più *artistico* di Hollywood: ambientato nell'America della prima metà del 1800, racconta la storia di un trapper che dopo aver perso il figlio intraprende un'epica caccia all'uomo.
È virtuale la corrispondenza amorosa tra i due protagonisti del nuovo film di Tornatore - incarnati da Jemery Irons e Olga Kurylenko. Ma lo scenario tecnologico porta con sé altri livelli di riflessione, anche sul cinema, oltre che sull'amore. Colonna sonora di Morricone, partner abituale del regista siciliano.
Il ritorno di Rocky si celebra anche così, mettendolo a far da guida e mentore al figlio del suo leggendario avversario Apollo, destinato a ricalcare sul ring le orme del padre. Ai Golden Globes, Sly si è aggiudicato il premio per il miglior attore non protagonista. La regia è del giovane Ryan Cogler, che ha diretto Prossima fermata Fruitvale Station, premiato al Sundance 2013.
Will Ferrell e Mark Wahlberg si sfidano nei ruoli, rispettivamente, di padrigno e padre di due bambini per i quali combattono una sfida a chi si fa amare di più: la commedia è demenziale ma "familiare". La regia è di Sean Anders, esperto del (sotto)genere.
Sullo sfondo di eventi realmente accaduti e legati agli orrori occorsi nel campo di concentramento di Auschwitz, Il labirinto del silenzio esamina il periodo storico tedesco caratterizzato dal "miracolo economico", mettendo in risalto - attraverso la storia di un giovane e combattivo procuratore nella Bundesrepublik degli anni '50 - le difficoltà della Germania a far i conti con un passato di inaudita violenza e orrore.
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