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Il silenzio dei prosciutti

Regia di Ezio Greggio vedi scheda film

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La recensione su Il silenzio dei prosciutti

di Mr Rossi
2 stelle

Una ca...ta ogni minuto e mezzo per circa ottanta minuti. Un record. Zane rimpiange di non essere ancora sul Titanic mentre Greggio fa rimpiangere "L' Esorciccio". Parata di attori marginali e noti registi americani come comparse in una parodia di tanti film vari senza senso. Come diceva Greggio una volta "Giudizio critico?: Tafanata galattica!"

Il cinema è arte e libertà di espressione ma quando un aspirante regista si monta la testa e non conosce i propri limiti sono affari suoi e del malcapitato spettatore. "Il silenzio dei prosciutti" di e con Ezio Greggio è un esempio di quanto scritto sopra. Nonostante i suoi poco esaltanti esordi al cinema (nessuno ricorderà il suo primo film da protagonista, il giustamente subito dimenticato "Sbamm!" del 1980 di Franco Abussi, una sottospecie di commedia demenziale alla Woody Allen - Maurizio Nichetti prima maniera) Greggio, dopo aver interpretato dei film scult  più visti come"Yuppies, i giovani di successo", esaltato dal suo breve successo di comico televisivo al cinema con delle banali commedie che al massimo facevano sorridere ogni tanto, andò negli Stati Uniti d' America dove trovò, incredibile ma vero, l' appoggio dell' ex mago della commedia parodistica Mel Brooks, ormai pensionabile e con qualche problema di intuito dovuto all' età, ottenendo di poter girare un film comico parodistico molto ispirato a qualche famoso classico del thriller americano datato o meno come "Psyco" e il "Silenzio degli innocenti", considerando che questi film non hanno mai fatto ne sorridere ne tantomeno ridere nessuno.

 

   Il problema è che Greggio ha voluto (stra) fare una parodia di troppi film e telefilm americani di vario genere con una frequenza di una gags visiva al minuto o due per circa una ottantina di minuti di durata. Risultato: Due gags su tre sono stupide, ripetitive, non fanno ridere e sono fuori luogo come quella di un afroamericano vittima di un violento abuso della polizia che prende a bastonate i poliziotti bianchi davanti alle telecamere.Ovvio che su decine di battute di spirito di patate e situazioni varie ricalcate da qualcosa di già visto in meno di un ora e mezza qualcosa fa almeno sorridere ma buttare troppa carne sul fuoco provoca solo del fumo negli occhi.  La "trama" pressochè inesistente è solo un pretesto per mostrare delle brevi situazioni e battute buttate a caso riprese da vari film, telefilm e videoclip come: Basic Instinct, Bram Stoker's Dracula in versione De Luoise, The Chips in versione afroamericana obesa, La Famiglia Addams con un piede al posto della mano che esce dalla scatola e Gomez vestito da poliziotto americano, Invito a cena con delitto, Scuola di polizia perchè si vede uno degli interpreti principali (il gigante Bubba Smith) Il silenzio degli innocenti, Psyco, Thriller con Micheal Jackson che perde un braccio mentre balla con gli zombi... Ma Greggio aveva ancora in mente il "Drive-In"?. 

 

   Oltre a questi film e telefilm più o meno rappresentati, alcuni "camei" di falsi Micheal Jackson, Alfred Hichtcock e Luciano Pavarotti... E il pubblico ha già i coglioni rotti e non gli ne può fregare di meno della "partecipazione straordinaria" di vecchi o meno attori e attrici americani di noti film e telefilm ormai dimenticati da un pezzo come John Astin, Martin Balsam, Dom De Louise, Bubba Smith e Shelley Winters, manco di quella dei più bravi e famosi colleghi americani di Greggio Mel Brooks, John Carpenter, Joe Dante e John Landis in ancor più brevi apparizioni. Probabilmente una parte del cast ha accettato di partecipare solo perchè anni prima avevano recitato in Italia o con attori italiani, come Balsam, De Luoise e la Winters, già visti al fianco di Alberto Sordi. Ma poi che senso ha esibire così tanto citazionismo cinefilo in un film che sembra pensato per un pubblico che in vita sua avrà visto pochissimi film più originali di questo? Probabilmente quel neo regista italiano arrivato a Hollywood da Milano avrà pensato: "Ma che ci vuole per fare una commedia parodistica americana? Tanto ci metto dentro quella figona là che ha fatto quel telefilm e quel figo lì che ha fatto quel film là! Un pò di battutine ed ecco il film!". Sì ma da record dei film più assurdi e brutti della storia del cinema.

 

  Su gli altri attori principali del cast più giovani e meno noti, come il monoespressivo coprotagonista Billy Zane nel ruolo del detective dell' FBI (Ahiii!!!) Joe Di Foster (Che ridere!) e le due attrici da soap-opera americane Joanna Pacula e Charlene Tilton (notata da Greggio nel telefilm "Dallas") sarebbe meglio stendere un velo pietoso. L' allora esordiente bellimbusto americano Zane sembra rimpiangere quell' altro regista italiano (Carlo Vanzina) che lo aveva diretto nel brutto ma molto più serio "Miliardi" e probabilmente sognava già di finire sul famigerato traslatlantico Titanic al momento dell' impatto con l' iceberg per riscattarsi da questo ruolo ingrato. Il grosso e barbuto De Luoise alias The Doctor Animal Cannibal Pizza rinchiuso nei sotterranei di un manicomio per pazzi criminali, discute di pizze e prosciutti con l' agente Di Foster e dopo una sonora scorreggia grida "Ighibuuù!" (E mi scappa la pupù! Scusate ma dopo tutte queste stronzate ne sparo una anche io!). Superfluo pensare che ai più vecchi spettatori italiani questo barbuto omone folle farà rimpiangere amaramente Bud Spencer quando mollava i pugni dall' alto senza dire niente e al massimo potrà far ricordare chiunque tranne Anthony Hopkins e Gary Oldman.

 

    Greggio nel ruolo di Antonio (Perkins) Motel fa invece rimpiangere lo scomparso attore comico siciliano Ciccio Ingrassia nel suo primo e unico film da regista e protagonista senza Franco Franchi ma con Lino Banfi, intitolato "L' Esorciccio", vecchio film parodistico nostrano d' ambientazione meridionale italiana che scimmiottava "L' Esorcista", di scarso successo ma recentemente rivalutato grazie anche a dei film comici più recenti come "Il Silenzio dei Prosciutti". Come recitazione, se paragonati al più giovane comico italiano filoamericano, i due defunti comici siciliani di tante vecchie parodie nostrane da quattro soldi Franchi & Ingrassia sembrano Robert De Niro e Al Pacino mentre Greggio è più simile a un pennellone da televendita che recita la filastrocca dello spot. Almeno il "promettente" regista e protagonista dimostra un poco di modestia e ironia quando alla fine del suo film viene pugnalato nella doccia da Hichtcock ma sia lui che il resto del cast sembrano tutti dei pesci fuor d' acqua in questa assurda e sconclusionata farsa più demente che demenziale.

 

   Quanto alla "comicità new age" spesso siamo addirittura al di sotto di quella di certi ridoppiaggi comici in vari dialetti italiani di alcuni noti personaggi di film americani che si vedono oggi sui canali video online, tanto per fare un paragone con delle ancor più misere parodie dei poveri.  Inutile ricordare che erano meglio riuscite quelle parodie più brevi e "sofisticate" di Casablanca, Indovina chi viene a cena? Il nome della rosa, Il Padrino, Rocky IV° e altri film famosi interpretate anche dal futuro regista e protagonista de "Il Silenzio dei Prosciutti" nel citato "Drive-In" televisivo di Antonio Ricci ma quelle duravano al massimo dieci minuti.

 

   Quanto al primo film di e con Greggio è doveroso citare uno dei suoi più noti tormentoni del Drive-In televisivo: "Giudizio critico? Tafanata galattica!". Infatti "The Silence of the Hams" fu un fiasco sia in America che in Italia. Secondo alcuni soltanto quella parodia di "Jurassic Park" con Jerry Calà, Demetra Hampton e i finti polli giganti di gommapiuma sarebbe addirittura peggiore. Ma almeno in quella falsa parodia americana di Calà le citazioni cinematografiche non sono molte, anche se sono entrambi film da evitare. Nonostante tutto qualcun altro continuava ancora a fare delle figuracce imitando il peggior cinema americano negli anni ottanta-novanta, che con le sue parodie horror tipo "Scary Movie" e pessimi derivati non ha fatto di certo una bella figura, dato che al cinema non ci vanno solo i quindicenni. Greggio non è stato neanche il primo regista e attore comico italiano a parodiare comicamente certi film e chi aveva provato molto tempo prima di far ridere il grosso pubblico con i più noti personaggi del genere horror aveva fatto fiasco, prima con i vampiri e poi con gli zombi.

 

  Con l' amico americano Brooks Ezio Greggio girò un altra commedia ma stavolta più convenzionale che fu comunque un flop al botteghino, come quell' altro film sempre di e con Greggio "Killer per caso", anch' esso di ambientazione americana ma di genere comico-poliziesco e con una trama. Altrettanto poco visti quegli altri due film comici con Mel Brooks e Leslie Nilsen, quest' ultimo già visto nella commedia storica italiana "S.P.Q.R.". Probabilmente ha avuto più successo di pubblico Paolo Villaggio in "Fracchia contro Dracula".  Non c'é da stupirsi che nella sua filmografia di attore e regista, a parte una rarissima eccezione di un ruolo secondario in un dramma storico di Avati, non ci sia stato un film con Ezio Greggio che sia piaciuto veramente a tutti, tantomeno alla cinecritica italiana. Quanto ai giudizi degli utenti di Film TV su i film di e con Greggio sono paragonabili solo ai voti delle pagelle dell' eterno ripetente Pierino. E' proprio vero che al Greggio non c'è mai fine... Ma lo sà che lei è proprio un bel...ino?

  

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