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I tulipani di Haarlem

Regia di Franco Brusati vedi scheda film

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La recensione su I tulipani di Haarlem

di bepy86
6 stelle

Un regista, Franco Brusati, che è sempre stato in grado di accendere il mio interesse per quel tocco di fantasia ed atipicità che riusciva a dare ad i suoi lavori.

Il film con il quale conquistò la critica fu senz'altro ''dimenticare Venezia''(a mio avviso un po' troppo pomposo e pretenzioso ma tutto sommato interessante).

Un'opera che fa capire come alcuni eventi,che hanno caratterizzato il nostro passato, vivono nella nostra memoria in silenzio fino a quando non vengono stimolati da qualche situazione in particolare che ha il potere di porli nuovamente alla nostra attenzione. ''Dimenticare venezia'' possiede inoltre le caratteristiche idonee per essere paragonato ad alcuni film concepiti e diretti dal rinomato regista svedese Ingmar Bergman.

Ma la sua creatura più importante e degna di nota è stata sicuramente quella battezzata con il titolo ''pane e cioccolata''. Anche quella impregnata di tutti gli odori caratteristici del suo creatore.

Non è sprovvista infatti di quelle scene che mettono in evidenza fatti, situazioni e paesaggi dal sapore quasi fiabesco.

Con una in particolare è possibile cogliere pienamente ed alla svelta gli elementi distintivi dello stile di Brusati.

Mi riferisco a quella che vede come protagonisti umili individui, accomunati tra l'altro dal fatto di vivere in un pollaio, che si dirigono con slancio verso la finestra per vedere i loro padroni mentre si fanno il bagno nudi.

Sembra essere uscita fuori da una fiaba perchè il luogo in cui si svolge la scena ci viene mostrato in una maniera tale da non sembrare vero ma nato dalla fantasia di qualche bravo scrittore.

E poi quella musica di sottofondo che ha gli ingredienti giusti per sposarsi alla perfezione con il clima surreale che si respira... e vedere tutti quegli uomini aggrappati al davanzale della finestra che si spingono a vicenda per gustarsi meglio lo spettacolo.. insomma si viene a creare un quadretto d'insieme davvero fiabesco.

Navigando nella sua filmografia è possibile scontrarsi inoltre con ''il padrone sono me', nel quale è più difficile notare la mano del regista in questione, più distante dai suoi colori caratteristici ma non per questo scadente ed effimero..fatto sicuramente bene.

Con un bravo Paolo Stoppa che venne scelto per interpretare un personaggio di spicco.

Un evento alquanto raro visto che in genere nella sua carriera ha sempre avuto parti secondarie(un altro film in cui è protagonista assoluto è ''prima di sera'' e mi fermo qui perchè altri al momento non me ne vengono in mente).

Ma andiamo a quello di Brusati che mi ha dato l'impulso per mettermi a scrivere.

Si tratta dei ''Tulipani di Haarlem'' ,che sicuramente non mi ha fatto gridare al capolavoro ma che non mi ha nemmeno lasciato del tutto indifferente.

Anzi devo ammettere che quel film mi ha lasciato qualcosa di suo che in alcune circostanze mi fa piacere riassaporare. Farei fatica però a capire cosa mi abbia regalato, anche perchè la trama è sprovvista di parti che meritano di essere ricordate: in sostanza parla di una ragazza che acceca il suo fidanzato per tenerselo stretto a sé mettendolo così nella necessità di dover dipendere completamente da lei.

Se non è stata la trama a catturarmi allora anche lì sarà stata l'atmosfera fiabesca ad avermi infervorato.

Poi di Brusati vidi anche ''lo zio indegno'' che però mi deluse totalmente perché lo trovai alquanto strampalato, manca inoltre degli elementi distintivi del regista che sono rintracciabili invece altrove.

Comunque Brusati è stato un regista particolare perché aveva uno stile tutto suo che si diversificava dalla massa.

Ha diretto pochi film e la maggior parte di essi si fanno apprezzare perché trainati da un qualcosa di peculiare che li rende originali.

Certo non sono dei capolavori, ad eccezione naturalmente di ''pane e cioccolata'' che è davvero un gran bel film. A me Brusati cmq ha sempre affascinato. Chi non lo conosce ed ha intenzione di scoprirlo,potrebbe partire proprio da questo ''i tulipani di Haarlem'' che, pur non essendo un film di assoluto valore, ha dentro di sé tutti i segni distintivi del talento di Brusati.

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