Regia di Steven Brill vedi scheda film
Continua il sodalizio Netflix – Adam Sandler con questa atipica commedia nella quale la sua consueta comicità da eterno adolescente è montata su una sorta di plot thriller-spionistico. Male nel complesso, ma comunque al di sopra della media di Sandler.
Adam Sandler e il suo sodale David Spade, diretti da Steven Brill su sceneggiatura firmata Kevin Barnett e Chris Pappas, ci trasportano nella tipica riunione tra vecchi compagni di liceo che molto presto si trasforma però in un'avventura che di 'tipico' ha ben poco. Come al solito produce Netflix, il cui marchio Sandler deve evidentemente portare impresso a fuoco su una natica, e come al solito la distribuzione dei ruoli vede Sandler nella parte del gran figo e Spade in quella del perdente sfigato. Anzi, su quest'ultimo viene il sospetto che se ancora riesce a lavorare è solo grazie alla sua amicizia con Sandler. E come al solito le gags portate in scena sono innumerevoli e di livello non esattemente pregiato, seppure, si sa, sparando a raffica il bersaglio qualche battuta lo centra. Quello che invece esce dal consueto 'seminato' sandleriano è il plot thriller-spionistico di cui il film è stato dotato. Detto in tutta sincerità, a fine visione mi è sovvenuto il dubbio se l'intenzione degli autori fosse quella di fare di tale plot la colonna portante alla comicità del suddetto duo, o se, al contrario, fosse lì a mo' di semplice riempimento degli spazi vuoti. Sia come sia, “The Do Over”, trentesimo ruolo da protagonista per l'eterno adolescente Adam Sandler, è un film piuttosto modesto ma nonostante ciò migliore di molte altri titoli dell'ormai abbondantissima produzione sandleriana. Da notare peraltro che il protagonista è qui impegnato anche in scene action nelle quali non sfigura affatto.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta