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3 Headed Shark Attack

Regia di Christopher Ray vedi scheda film

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La recensione su 3 Headed Shark Attack

di undying
4 stelle

Seguito del divertente Two headed Shark attack e pressoché analogo sia nella trama che nella messa in scena. Produzione Asylum destinata al canale di sci-fiction Syfy, diretta dal solito Christopher Ray.

 

scena

3 Headed Shark Attack (2015): scena

 

Oceano Pacifico. Nella stazione di ricerca subacquea Persephone giungono giovani stagisti. Qui la dottoressa Laura Thomas (Jena Sims), coadiuvata dal biologo marino Ted Nelson (Jason Simmons), sta portando avanti fondamentali ricerche sulle mutazioni genetiche di alcune specie di anfibi, provocate dall'inquinamento ambientale. Proprio uno squalo di dimensioni inusuali e dotato di tre teste a causa delle acque contaminate, attacca la base sottomarina provocando una strage e mettendo in fuga alcuni sopravvissuti guidati da Laura e Ted. Gli stessi di imbattono poi in una nave piena di studenti in festa, anch'essa presa di mira dall'inarrestabile pescecane mutante. Un SOS lanciato dai superstiti viene intercettato dal peschereccio guidato da Max Burns (Danny Trejo), uomo di mare che muove, assieme al suo equipaggio, in direzione della chiamata di soccorso.

 

scena

3 Headed Shark Attack (2015): scena

 

Ancora una stravagante produzione Asylum, affidata alla discreta direzione di Christopher Ray, figlio d'arte che assieme ad Anthony Ferrante rappresenta uno dei migliori registi ingaggiati dalla casa di produzione. Il film ripercorre quasi pedissequamente il plot del suo predecessore Two headed shark attack, prediligendo situazioni assurde (quanto spettacolari). Anche qui il cast offre in azione giovani di bell'aspetto (ch'è sempre un bel vedere), costretti più o meno a finire tra le molteplici fauci dell'animale geneticamente modificato.

 

scena

3 Headed Shark Attack (2015): scena

 

Gli effetti speciali purtroppo non si discostano dalla media delle altre produzioni Asylum, oscillanti tra il ridicolo e il mediocre. Anche gli errori si susseguono senza sosta: lo squalo aggredisce bagnanti con l'acqua ai polpacci, le navi affondano e poi -miracolosamente- tornano a galla, i colpi del mostro causano lo sprofondare di un isola (!), i personaggi (circondati da cadaveri e feriti, in altomare con il bestione alle calcagna) continuano a ripetere: "Va tutto bene. È tutto OK." 

 

Danny Trejo

3 Headed Shark Attack (2015): Danny Trejo

 

Non è certo la logica, tanto meno la coerenza, alla base di questo ennesimo film basato sull'animale assassino più sfruttato cinematograficamente. Però, come poi accade per il suo predecessore, l'assurdità di fondo e la sfacciataggine degli autori lo rengono spassoso. E poi, quando mai ricapita di vedere uno squalo con più teste, al quale tagliatane una... ne ricrescono tre? Da segnalare la presenza dell'attore truce e marchettaro, Danny Trejo (che dal chiassoso Machete in poi ha interpretato a raffica solo ruoli surreali), qui in veste di possente pescatore in grado (in una scena comica e veramente malfatta) di tagliare con un... machete la testa centrale del mostro. Mentre il modo di liquidare la creatura, possiamo starne certi, è talmente demenziale che merita di entrare nel guinnes dei primati delle più grandi minchiate cinematografiche mai concepite. Il pubblico, come in precedenza, gradisce e nei seguiti gli squali assumono ulteriori teste a seconda del capitolo: quattro, cinque e... addirittura sei!

 

locandina

3 Headed Shark Attack (2015): locandina

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